Il contratto di governo tra M5s e Lega è chiuso: 40 pagine per oltre 20 punti.
Pubblichiamo qui di seguito la bozza di ‘contratto di governo’ tra M5S e Lega firmata dai due capi dei due movimenti politici, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. La bozza che state per leggere è del pomeriggio di ieri, 16 maggio, ed è circolata tra gli sherpa dei due partiti. Su altri siti Internet e su altri giornali circolano altre bozze del medesimo programma. Sembra, in ogni caso, che sarà questa la bozza preliminare che, con gli opportuni aggiustamenti e integrazioni sui punti non ancora chiariti direttamente tra i due leader, verrà consegnata al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Invece, resta ancora sconosciuto il nome del premier su cui Lega e M5S convergeranno e che faranno al presidente della Repubblica quando verranno riconvocati al Quirinale.
Ultima avvertenza: le parti contrassegnate in colore giallo sono state ancora oggi in discussione tra i due partiti mentre quelle evidenziate in rosso mattone e in verde chiaro sono ‘sub judice’ di ulteriori limature e cambiamenti finali.
La bozza del contratto M5s-Lega
Tornando al contratto, sempre secondo quanto riferito da fonti parlamentari grilline, del programma non fanno parte né l’uscita dall’euro né un eventuale referendum sulla moneta unica. C’è invece un capitolo sui vaccini. Dopo oltre una settimana di incontri, con la full immersion dello scorso weekend a Milano, quindi il tavolo tecnico ha concluso i lavori. Di Maio ha già informato gli iscritti che nei prossimi giorni saranno chiamati a votare online, mentre Matteo Salvini assicura che lui e il leader del Movimento potrebbero salire al Colle anche prima di lunedì.
Il segretario del Carroccio compare in diretta su Facebook per anticipare contenuti che farebbero parte del programma di governo. E mette subito sul piatto la questione migranti: ‘Un ministro della Lega tutelerà i confini nazionali’. Dopo aver risposto per le rime all’Ue che chiede di non cambiare la politica migratoria, Salvini fa di più: ‘Se parte un governo i 5 miliardi di spesa previsti dalla sinistra per l’accoglienza vengono tagliati o almeno dimezzati per mettere soldi sul capitolo rimpatri, allontanamenti, espulsioni’, dichiara, aggiungendo che ‘nel contratto c’è la difesa dei confini e credo che un ministro della Lega farà da garante’. Salvini rivendica infatti per il Carroccio il ministero dell’Interno oltre a quello dell’Agricoltura.