E’ durato circa un’ora l’incontro al Quirinale tra il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Non ha presentato al capo dello Stato la lista dei ministri, non ha sciolto la riserva, ma ha fatto solo il punto della situazione.
Ma resta il nodo su Paolo Savona, indicato al Mef. “Sono davvero arrabbiato”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini sintetizzando così la posizione del Carroccio dopo l’incontro tra Conte e Mattarella.
Sulla situazione politica italiana è intervenuto anche il presidente francese Emmanuel Macron, che in un’intervista rilasciata a BFM-TV ha detto: “Non ho mai voluto dare lezioni all’Italia. Non l’ho mai fatto, così come non mi piace che si diano lezioni alla Francia. L’Italia ha giustamente la sua legittima fierezza”, ha aggiunto rispondendo alla domanda della giornalista che lo intervistava sulla Francia che ha l’abitudine di “dare lezioni all’Italia”.
In mattinata il presidente del Consiglio incaricato ha incontrato alla Camera il capo politico del M5S Luigi Di Maio e il segretario federale della Lega Matteo Salvini. “Procede tutto per il meglio – ha assicurato Di Maio -. L’incontro è andato bene. Sulla squadra di governo la parola spetta al presidente Conte e al presidente della Repubblica”. Alla domanda se sia disposto a rinunciare al superministero del Lavoro, Di Maio ha risposto: “Non mi pare si stia discutendo di nomi, si sta discutendo dell’assetto di governo per realizzare il programma elettorale. Quando giurerà la squadra? Questo dovete chiederlo al presidente”.
“E’ come se avessimo lavorato sempre insieme – ha aggiunto -, c’è una totale sinergia e sintonia e stiamo lavorando con abbastanza velocità per assicurare il governo del cambiamento”. “Savona? – risponde Di Maio – Non voglio parlare di nomi. Di questo ne devono parlare il presidente della Repubblica e Conte. Quello che vi posso dire è che c’è molta compattezza e che ci capiamo al volo”.
Secondo fonti del M5S, tuttavia, è poco probabile che oggi il premier incaricato salga al Quirinale per chiudere la partita sulla squadra di governo con Mattarella. Nulla, sottolineano le stese fonti, è ancora definito per quanto riguarda i tempi.