All’Hotel Isabella di Taormina, domenica 1 luglio, presentazione di ‘Vento di Mare’ di Paolo Sidoti

Un coinvolgente ‘countdown’ che, al ritmo prepotente del thriller, si avvia verso il suo tragico finale interfacciandosi con i ricordi gioiosi e la tenerezza di affetti di un’esistenza percorsa dall’Amore per la famiglia e dal senso del dovere. E’ ‘Vento di Mare’ di Paolo Sidoti (Algra Editore), la storia degli ultimi dieci giorni di vita scanditi dalla grazia e dalla bellezza dei ricordi, degli affetti e del suo lavoro. di un ‘servitore dello Stato’, il maresciallo Alfredo Agosta, morto ammazzato a Catania dalla mafia nel 1982, che la giornalista Milena Privitera presenterà alle ore 18:30 di domenica 1 luglio nel ‘salotto sui tetti’ dell’Hotel Isabella di Taormina.

Inserito nel calendario estivo del ‘Caffè Letterario’ di SPAZIO al SUD – la kermesse di eventi proposta anche quest’anno dall’associazione “Arte&Cultura a Taormina” presieduta dalla giornalista MariaTeresa Papale che ne firma la direzione artistica – il libro di Sidoti, tra romanzo e biografia, regala ai lettori la figura di Alfredo Agosta, un uomo pronto a mettersi in gioco senza timore, ricostruendo ed evocando, grazie ai racconti di chi ha vissuto al suo fianco, i vari aspetti del suo essere uomo, padre, marito, carabiniere, tra ricordi di un felice passato ed un presente segnato da una professione ad alto rischio.

Un sorta di diario degli ultimi giorni di esistenza su questa terra di un essere umano che, scomparendo, trascina via con sé tutto ciò che lo individua e lo fa vibrare: i ricordi di giorni felici, il profumo del mare di Pozzallo, la voglia di mangiare i ‘ masculini da magghia’ marinati con olio, limone, aglio e prezzemolo.

A chi lo ha amato non resta che ricordare e seguirne l’esempio di uomo delle istituzioni che con garbo, riservatezza e gentilezza ha attraversato le loro vite. Come ha fatto Antonio Agosta, figlio del maresciallo ed egli stesso, oggi, maresciallo dei carabinieri: “Ho deciso di arruolarmi nell’Arma dei carabinieri nel momento in cui mio padre è morto, avevo 15 anni ed a 17 ho indossato la divisa. La promessa fatta a lui è stata quella di seguire le sue orme”

Una vera e propria “sfida” per Paolo Sidoti, che ha ‘lavorato molto sul personaggio cercando di non andare oltre le righe’, muovendosi con grande delicatezza e rispetto nel raccontare di sentimenti ed emozioni, avendo a che fare con un tema – quello dell’omicidio per mano di mafia – che facilmente poteva far scivolare il tutto, come in tanti film e racconti, su di un registro ‘urlato’. Nessun compiacimento, nessuna enfasi, invece, accompagna gli ultimi giorni del M.llo Agosta, nessuna ‘scontata’mitizzazione del personaggio: l’Alfredo Agosta di Sidoti, vittima della criminalità organizzata nella Catania violenta dei primi anni ‘80, palcoscenico sanguinante della guerra di mafia tra ‘famiglie’ rivali, è un eroe autentico che non sa di esserlo. Perché Agosta era ‘solo’ un uomo della Legalità e del Dovere. Come tale ha vissuto. Per questo è morto.

L’Associazione “Arte & Cultura”, presente da anni a Taormina con lo scopo di promuovere e valorizzare le eccellenze artistiche ed intellettuali del territorio, ha la sponsorizzazione dell’Associazione Albergatori di Taormina, il patrocinio dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Identità Siciliana, del Comune di Taormina, di Fondazione Mazzullo, Taormina Arte, Club Unesco di Taormina, Valli dell’Alcantara e d’Agrò, di “Gais Hotels Group”, dell’Hotel Isabella e dell’associazione culturale calabrese ‘Piazza Dalì’.

 

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