Naufragio al largo della Libia: morti tre neonati, 100 dispersi. L’Italia chiude i porti

Cento migranti risultano dispersi al largo delle coste della Libia dopo un naufragio. Tra loro tre neonati sono annegati nel naufragio a est di Tripoli e i cui corpi sono stati recuperati dalla Guardia costiera libica. Solo 16 migranti sono stati tratti in salvo. Secondo quanto riportato da un sopravvissuto di nazionalità yemenita, i 120 disperati erano a bordo di una vecchia nave di legno e tra loro ci sarebbero state 20 donne e 10 bambini. La notizia del naufragio era arrivata mentre era in corso a Bruxelles il Consiglio europeo con i 28 leader Ue impegnati a limare l’accordo sul dossier immigrazione.

L’Italia chiude i porti. Dall’Italia intanto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, annuncia. “Ho sentito il ministro delle Infrastrutture e anche noi emaneremo una circolare che chiude i porti non solo allo sbarco ma anche alle attività di rifornimento alle navi Ong, che sono indesiderate in Italia”. “Le navi straniere, finanziate in maniera occulta da potenze straniere, in Italia non toccano terra”, ha aggiunto. “In ragione della nota formale che mi giunge dal Ministero dell’Interno e che adduce motivi di ordine pubblico – scrive in una nota il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli -, dispongo il divieto di attracco nei porti italiani per la nave Ong Astral, in piena ottemperanza dell’articolo 83 del Codice della Navigazione”.

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