Il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi durante la trasmissione televisiva Che tempo che fa a Milano, 03 Dicembre 2017. ANSA/FLAVIO LO SCALZO

Matteo Renzi e Assemblea Pd del 7 luglio

Congresso nel marzo del 2019. È questa la mediazione intorno alla quale stanno lavorando i big del Partito democratico in vista dell’Assemblea di sabato prossimo, in modo da definire un percorso unitario ed evitare strappi che la base dem a questo punto riterrebbe incomprensibili. A guidare il partito sino alle prossime primarie, secondo lo schema che si va definendo in queste ore, dovrebbe essere il reggente Maurizio Martina, eletto segretario in Assemblea con l’impegno, però, a non ripresentarsi nel marzo prossimo per guidare il partito.

 Per il Congresso in tempi brevi si erano già pronunciati nei giorni scorsi alcuni big dem, come Paolo Gentiloni, Andrea Orlando, Dario Franceschini e Michele Emiliano. Gli unici dubbi erano stati avanzati dai renziani. Per una accelerazione si è espresso con forza anche Nicola Zingaretti, che domenica in una intervista al ‘Corriere della Sera’ ha formalizzato la sua candidatura alla leadership del Pd. Il governatore del Lazio è stato netto: ‘Congresso prima delle europee’.

Matteo Renzi promette di fare chiarezza sul Pd in vista dell’Assemblea nazionale del 7 luglio: ‘Il Pd ha perso la maggior parte dei ballottaggi. E qualcuno ha dato a me la responsabilità. Ancora? Mi fa piacere essere considerato l’alibi per tutto, ma questa lettura del voto è poco più che una barzelletta. Credo necessario fare chiarezza: scriverò sul PD con calma nei prossimi giorni in vista dell’Assemblea Nazionale del 7 luglio’.

 Il tempo vola e il nuovo Governo ha già compiuto un mese afferma Renzi.  Decreti approvati: due. Uno per dare una proroga ai benzinai sulla fatturazione elettronica, uno per affrontare la questione del Tribunale di Bari. Tanti spot sui giornali, ma tra un censimento e l’altro c’è qualcuno che possa censire – o almeno ricordare – tutte le promesse della campagna elettorale?. Nel primo consiglio dei ministri avevano promesso di abolire la Fornero, fare la Flat Tax al 15%, introdurre il reddito di cittadinanza con 780 euro al mese che diventavano 1680 euro per una famiglia con due figli, rimpatriare seicentomila clandestini. E invece il Governo è fermo a zero. Anche questa settimana la Camera dei Deputati non lavora perché non c’è niente all’ordine del giorno. Niente.

Mi sono dimesso da segretario del Pd, non mi sono dimesso da cittadino italiano. Darò una mano perché l’Italia dei miei figli non sia un’Italia segnata dalla paura e dal sospetto, ma sia l’Italia del coraggio. Realizzerò una speciale tv su Firenze. Lascia la politica per fare tv’, scrivono alcuni siti,   spiega Renzi: ‘Vorrei essere chiaro: ad oggi ho il 100% di presenze agli oltre duecento voti in aula e nelle sedute in Commissione: media talmente perfetta che ovviamente non riuscirò a tenere ma che la dice lunga su come stia seriamente rispettando il mandato affidatomi dagli elettori del mio collegio. Ho deciso anche di realizzare uno speciale televisivo sulla mia città, Firenze, perché credo che più il dibattito politico diventa barbaro, più c’è bisogno di valori, di bellezza, di cultura. Questo progetto televisivo su Firenze ha l’ambizione di parlare ai cuori delle persone, cercando di raggiungerle anche oltre i confini nazionali. Sono emozionato al pensiero di lavorare su una sfida così affascinante ma è tutta un’altra cosa rispetto alle fake-news sul trasformarmi in uno showman di provincia. Chi vedrà quelle immagini si renderà conto del tentativo di offrire, soprattutto alle nuove generazioni, uno sguardo sul presente, non solo uno sguardo sul passato.

 

 

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