Dl mille proroghe: Stop a riforma intercettazioni

Semaforo vere dal consiglio dei ministri al decreto mille proroghe. Il piatto forte della norma è lo stop all’entrata in vigore della riforma delle intercettazioni. Ma nel testo c’è anche spazio al bonus cultura e alla proroga dei termini per la riforma delle banche di credito cooperativo

Intercettazioni. Il decreto approvato dal governo blocca infatti l’entrata in vigore della legge voluta dal centrosinistra che viene definita una ‘legge bavaglio’. “La riforma Orlando era stata scritta con l’intento di impedire ai cittadini di ascoltare le parole dei politici indagati”, ha spiegato il ministro della giustizia Alfonso Bonafede, secondo il quale ogni passata riforma è coincisa con uno scandalo e l’ultimo porta il nome Consip. “Ogni volta che qualcuno del Pd veniva ascoltato qualcuno del Pd tendeva a tagliare la linea.  Riscriveremo la norma – spiega in conferenza stampa – attraverso un percorso partecipato”. La norma sulle intercettazioni “ledeva la possibilità di portare avanti le indagini in maniera efficace e dava alla polizia giudiziaria la possibilità di scegliere quali intercettazioni considerare rilevanti o irrilevanti: il pm veniva quindi tagliato fuori da una fase così importante. Questo comportava anche una violazione del diritto di difesa. Sulla possibilità di arrivare alle intercettazioni ambientali con le moderne tecnologie – ha aggiunto – la riforma prevedeva che il pm non poteva agire in questo senso a meno che non fosse certo che in quella dimora si stesse svolgendo un’attività criminosa in quel momento: sostanzialmente si trattava di impedire l’uso di quelle tecnologie, che, va detto, vanno utilizzate con la giusta cautela e nel rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti”.

Banche di Credito Cooperativo. Il decreto rafforza il mantenimento effettivo del carattere di credito cooperativo delle Bcc, e soprattutto “il carattere mutualistico di banche strettamente legate al territorio e con una finalità molto specifica. Questa riforma va incontro alle osservazioni raccolte”, spiega il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Bonus Cultura. Il ministro  dei Beni culturali Alberto Bonisoli rinnova “il decreto per la prosecuzione per il 2018 della 18app”, il bonus cultura con 500 euro per i diciottenni varato dal governo Renzi. Ma dal 2019 “si cambia in maniera pesante”.

Codice appalti. Il codice degli appalti  per ora non entra nel decreto mille proroghe. “Abbiamo anticipato un intervento normativo perché riteniamo che la stasi degli ultimi tempi lo richieda, come ha detto anche Cantone. Ci stiamo lavorando, ho costituito un tavolo tecnico presso la presidenza, dove siedono i ministri competenti, tra cui Toninelli e Tria. Intervenire su un codice molto corposo e complesso, non è semplice. Se ci riusciremo presto o dopo la pausa agostana è difficile prevederlo”, dice il presidente del consiglio Giuseppe Conte.

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