I passeggeri che la notte del naufragio all’Isola del Giglio si trovavano sulla nave, e che non sono familiari delle vittime, , riceveranno dalla Costa Crociere una somma, tra rimborsi e risarcimenti, di circa 14 mila euro ciascuno. L’ indennizzo per i parenti delle vittime e i feriti, verrà calcolato invece tenendo conto della gravità del danno subito dai singoli individui. Intanto resta fermo a 16 il bilancio delle vittime. 19 persone risultano ancora disperse. Le ricerche dei sommozzatori nel relitto e sui fondali non si fermano, ma, come ha tenuto a precisare il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, “non c’è nessuna speranza di trovare ancora dei vivi, cerchiamo di ridare ai parenti almeno un corpo”. Inizieranno domani invece le operazioni di pompaggio del carburante dalla nave arenata. Questa mattina, invece, avrà luogo l’interrogatorio di Ciro Ambrosio, primo ufficiale indagato insieme a Schettino, e accusato di concorso in omicidio colposo plurimo. Schettino, che è ai domiciliari, è stato l’unico responsabile della tragedia. Ne è certo l’ammiraglio Marco Brusco, comandante delle capitanerie. “Se dopo l’incidente – ha spiegato Brusco – Schettino non avesse fatto perdere un’ora preziosa, sarebbe andata di lusso: si sarebbero potute calare le scialuppe con calma, mettere a loro agio le persone. Invece la prima ora importante è stata persa, si è lavorato in angoscia, lui se ne è andato e ci sono stati ordini contraddittori. La responsabilità dell’incidente è sua”.
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