Alessandro Arrigo e Cristina Eidel hanno voluto identificarlo con il concetto della luce. La luce come forma di “illuminazione” ma anche di principio di vita e di moto e quindi anche di volo. II “volo” è una costante nei lavori di Arrigo e di Eidel, che da anni insieme e in maniera singola hanno realizzato opere e lavori che prendevano spunto dal porsi su un piano diverso nell’osservare le cose intorno a loro.
Le lampade realizzate da Cristina Eidel sono dei piccoli racconti poetici. Lo studio dei colori conferisce alla luce un’atmosfera che ricorda le lanterne giapponesi.
Nelle illustrazioni di Alessandro Arrigo una costante è la scoperta di un modo onirico legato al muoversi nell’aria. La sua ultima ricerca artistiche legate al “toccare” le sue illustrazioni per illuminarle, serve a eliminare il distacco fra il pubblico e l’opera.
Eidel e Arrigo dal 2014 lavorano in progetti comuni che hanno visto dar luce per Atelier del Granaio a camere d’autore e allestimenti con opere originali per alberghi d’arte creando delle vere e proprie installazioni artistiche sul concetto di creare bellezza ed armonia nei luoghi di passaggio.
Le opere in mostra a Roma a settembre nella Galleria “Il Laboratorio” in via del Moro 49 a Trastevere per “La Quinta Essenza” a cura di Oriana Picciolini si ispirano all’ estetica anglosassone delle Arts and Crafts ma anche allo stile giapponese ukiyo-e, rielaborandoli e sintetizzandoli in una chiave moderna.
La luce come forma di dialogo fra le lampade di Cristina Eidel, piccoli racconti poetici dove lo studio dei colori conferisce un’atmosfera che ricorda le lanterne giapponesi e le illustrazioni di Alessandro Arrigo che, in alcuni casi, dovranno essere letteralmente “toccate” per essere viste, una ricerca artistica legate allo “svelare” le opere tramite un interazione per eliminare il distacco fra il fruitore e l’opera.
Il giorno dell’inaugurazione della mostra “La Quinta Essenza” sarà presente con i suoi paesaggi sonori Baruffetty (Michele Baruffetti). Con i suoi incastri ritmici e atmosfere sonore darà “voce” ai lavori esposti.