Alle ore 11.37 del 14 agosto un tratto di circa duecento metri del Ponte Morandi è crollato sulla città ligure dopo una caduta di circa quarantacinque metri. Il tratto autostradale dell’A10 che ha ha ceduto è uno dei principali punti di collegamento del settentrione.
Al momento del cedimento, sulla sopraelevata passavano, stando alle stime di Autostrade Italia, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, almeno trentacinque macchine e cinque mezzi pesanti, caduti con il manto stradale e travolti dai piloni. Impossibile risalire al numero esatto dei mezzi coinvolti, così come è di fatto impossibile sapere con certezza se qualcuno possa essere stato travolto dai detriti.
E’ salito a 39 il numero dei morti accertati, tre dei quali sono bambini. L’ultimo bilancio è del Viminale, che cita dati della Prefettura di Genova. Tra le vittime ci sono anche tre francesi. Si scava ancora per trovare i dispersi: nelle ultime ore sono state estratte altre due persone che non sono state ancora identificate. Restano 16 i feriti, di cui 12 in codice rosso. Gli sfollati sono 632. Si fa sempre più rovente la polemica sulle responsabilità, con la società Autostrade per l’Italia (gruppo Benetton) che si difende. Il governo proclamerà il lutto nazionale e la Regione Liguria ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.
Nei confronti della società sono state avviate le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni e per comminare multe fino a 150 milioni di euro. Lo hanno annunciato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e i vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che chiedono anche le dimissioni dei vertici della società: ‘I responsabili hanno un nome e cognome e sono Autostrade per l’Italia’, dice Di Maio. ‘Se non sono capaci di gestire le nostre autostrade, lo farà lo Stato’, aggiunge Toninelli. A favore della revoca della concessione si schiera anche Salvini: ‘E’ il minimo che ci si possa aspettare’. La società da parte sua di difende: ‘Il viadotto era monitorato dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova (che fa parte di Autostrade) con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche e anche attraverso società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni. L’esito ha sempre fornito adeguate rassicurazioni.
Il ministro Toninelli promette soldi ‘per applicare a tanti di questi viadotti dei sensori tecnici che ci daranno lo stato dell’arte e ci permetteranno di prevenire’.
Il premier Conte ha parlato ai giornalisti presenti: ‘Ho ricevuto la solidarietà di molti leader europei che mi hanno dato il loro sostegno e l’aiuto. Li ho ringraziati ma ho anche detto che la nostra macchina dei soccorsi è attiva e sta svolgendo un grande lavoro. L’autorità giudiziaria dovrà fare il suo corso e noi come governo inizieremo da subito ad avviare un piano in via straordinaria per monitorare lo stato delle infrastrutture. Veramente encomiabile il lavoro dei vigili del fuoco. Sono stati tempestivi e sono riusciti a salvare alcune persone che erano cadute da oltre 45 metri. Io sono qui per rappresentare il governo. Altri ministri verranno ma era importante certificare cosa è successo. Una tragedia del genere è incomprensibile’.
Il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha annunciato che il ponte sarà demolito.
Arriva anche il pensiero di Mattarella sulla tragedia di Genova. Il capo dello Stato ha parlato di una disgrazie spaventosa e assurda: ‘Questo è il momento dell’impegno comune, per affrontare l’emergenza, per assistere i feriti, per sostenere chi è colpito dal dolore, cui deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto. Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale’.
Le prime indiscrezioni parlano di un cedimento strutturale come causa del crollo di buona parte della struttura che passa proprio sulla città di Genova. Il tratto dell’autostrada A10 rappresenta un’arteria importante del traffico autostradale soprattutto in questi giorni, con migliaia di automobilisti in macchina per gli ultimi spostamenti in vista del Ferragosto. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il cedimento sarebbe avvenuto in prossimità di via Walter Fillak, nella zona di Sanpierdarena.
Sul ponte dell’A10, costruito negli anni Sessanta, erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto. Per consentire i lavori era stato installato un carro-ponte.
Antonella Di Pietro