Victims of the Morandi bridge disaster lie in coffins at the Fiera di Genova exhibition centre prior to the State funeral, in Genoa, Italy, 18 August 2018. The Morandi bridge partially collapsed on 14 August, killing at least 41 people. ANSA/LUCA ZENNARO

Crollo ponte Genova, bilancio morti sale a 43

Sale a 43 il numero dei morti causati dal crollo di ponte Morandi. All’ospedale San Martino è morto uno dei feriti. Si tratta Marian Rosca, un autista romeno di 36 anni.

Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera – ha detto Bagnasco – ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferità è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Innumerevoli sono i segni di sgomento e di vicinanza giunti non solo dall’Italia, ma anche da molte parti del mondo. Sappiamo – ha proseguito il cardinale – che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire. L’iniziale incredulità e poi la dimensione crescente della catastrofe, lo smarrimento generale, il tumulto dei sentimenti, i ‘perché’ incalzanti, ci hanno fatto toccare ancora una volta e in maniera brutale l’inesorabile fragilità della condizione umana”.

Genova – ha detto Mattarella – è stata colpita. Tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anche io l’ho percorso tante volte, anche di recente. E’ una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro Paese. E’ una tragedia inaccettabile”. Il presidente ha auspicato un accertamento rigoroso delle responsabilità per il disastro.

 Mattarella ha visitato il cantiere dei vigili del fuoco sotto ponte Morandi dove proseguono le attività di ricerca dei dispersi e della messa in sicurezza dell’area e incontrato i soccorritori. Momenti di commozione per il presidente davanti ai resti dell’auto trovata nelle ore scorse dai soccorritori sotto il ponte crollato a Genova sui cui viaggiava la famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni.

Dopo i funerali, il presidente della Camera Roberto Fico si è scusato con i familiari delle vittime ‘a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Le scuse – ha aggiunto FIco – sono sempre una parola importante, anche se non è mia colpa oggi”.

I giocatori di Genoa e Sampdoria sono arrivati insieme ai funerali. Sono entrati nel padiglione della Fiera di Genova dove il cardinale Bagnasco officerà la cerimonia camminando vicini. Ci sono i presidenti Ferrero e Preziosi e gli allenatori Ballardini e Giampaolo. Le partite Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa sono state rinviate per lutto. L’arrivo delle squadre è stato accolto da un lungo applauso.

Le squadre dei vigili del fuoco e dell’Usar, che hanno salutato i feretri allestiti alla Fiera del Mare per i funerali di Stato, sono state applaudite dai parenti delle vittime e dal pubblico. L’applauso ai vigili del fuoco è durato circa un minuto e mezzo. I vigili del fuoco, i cinofili e gli Usar hanno salutato una per una le bare facendosi il segno della croce.

Anche i vertici della società Autostrade per l’Italia hanno partecipato ai funerali di Stato. Nel padiglione Nouvel della Fiera erano presenti il presidente Fabio Cerchiai e l’amministratore delegato Giovanni Castellucci, che  nel pomeriggio una conferenza stampa per rinnovare personalmente il loro cordoglio per le vittime e la profonda vicinanza nei confronti dei familiari e dell’intera comunità genovese, gravemente ferita dalla tragedia del viadotto Polcevera. Ne dà notizia la società. I vertici illustreranno tutte le iniziative discusse con il Comune di Genova e la Regione Liguria in questi giorni di intenso lavoro comune a supporto delle famiglie delle vittime e dei dispersi, gli aiuti concreti nei confronti degli sfollati, le attività a supporto della viabilità e della mobilità dei genovesi.

Recuperato anche l’ultimo corpo che mancava all’appello dei dispersi: i vigili del fuoco hanno estratto poco fa il corpo di Mirko Vicini il dipendente dell’Amiu che con il collega Bruno Casagrande aveva appena terminato il turno di lavoro quando il ponte è collassato. Il cadavere di Vicini era sotto uno dei grossi blocchi di cemento che contenevano la struttura del pilone del ponte. Con il ritrovamento del dipendente dell’Amiu è dunque completa la lista dei dispersi. Nella notte era stata individuata l’auto su cui viaggiava la famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni. La vettura era rimasta schiacciata sotto un grosso blocco di cemento.

Albert, il cittadino tedesco che era inserito nell’elenco dei dispersi, è vivo e sta bene. Questa mattina ha telefonato in prefettura attraverso il numero dedicato rassicurando gli addetti dell’unità di crisi.

 

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