I 177 migranti a bordo della nave della Guardia Costiera italiana con a bordo minori non accompagnati “devono poter sbarcare”. Poi si contratterà con l’Europa. Lo scrive su twitter il presidente della Camera, Roberto Fico, rispondendo allo stop allo sbarco voluto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “La giusta contrattazione con i Paesi dell’Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella UE”, conclude il l’esponente del M5S. Parole che rischiano di aprire l’ennesimo scontro tra i due azionisti di maggioranza del governo Conte. Anche perché Matteo Salvini, secondo fonti del Viminale, non ha dato né darà alcuna autorizzazione all’attracco della Diciotti finché non avrà certezza che i migranti a bordo andranno altrove.
L’Ue risponde alle richieste italiane in modo ‘salomonico’. “Siamo stati contattati dall’Italia domenica, e da allora siamo entrati in contatto con gli Stati membri per trovare una soluzione rapida. I contatti sono ancora in corso. Continuiamo a lavorare, in modo tale che le persone a bordo possano essere sbarcate il prima possibile. Per noi è un imperativo umanitario”, dice Tove Ernst, portavoce del Commissario europeo alla Migrazione. Ovvero fateli sbarcare in Italia e poi una soluzione si troverà.
E nel gioco del cerino arriva da Malta arriva un duro attacco a Roma rea “di non volere stare ai patti”. “Malta aderisce sempre alle leggi internazionali e alle convenzioni applicabili”, scrive il governo, mentre Roma, fa notare, “non ha ancora preso in carico i migranti che si era impegnata a ospitare come parte di un meccanismo di ridistribuzione, istituito da Malta, dopo lo sbarco lo sbarco sull’isola dei profughi della nave Lifeline, il 27 giugno scorso”.