In Russia, quattordici procuratori sono stati licenziati per aver coperto una rete di casinò clandestini. Una rete che fruttava sino a 7 milioni di euro al mese. Lo rende noto l’agenzia Ria Novosti citando il procuratore della regione di Mosca, Aleksandr Anikib. La rete, ramificata in una quindicina di città, era stata scoperta la scorsa primavera, quando gli investigatori avevano arrestato una decina di alti responsabili della polizia e della procura, tra cui il procuratore generale della regione. Il suo vice, Aleksandr Ignatienko, era fuggito con un passaporto falso in Polonia ma è stato arrestato ed ora è in attesa di estradizione. I casinò illegali erano rimasti attivi per tre anni, dopo l’abolizione delle case da gioco nel 2009, grazie alle protezioni di cui godevano nella polizia e nella magistratura.
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