‘I laici sono eletti per competenza e non in quanto esponenti dei partiti. I togati, invece, non devono seguire i diktat delle correnti alle quali appartengono’, Sergio Mattarella riceve i nuovi componenti del Consiglio superiore della magistratura nella consueta cerimonia d’insediamento del plenum dopo le elezioni che hanno rinnovato Palazzo dei Marescialli. E spiega in che modo i consiglieri dovranno svolgere il proprio mandato, a cominciare dall’elezione del vicepresidente, il 27 settembre: ‘I componenti laici, secondo quanto prevede lo stesso art. 104 della Costituzione, sono eletti non perché rappresentanti di singoli gruppi politici (di maggioranza o di opposizione) bensì perché, dotati di specifiche particolari professionalità, il Parlamento ha affidato loro il compito di conferire al collegio un contributo che ne integri la sensibilità. Al contempo i togati non possono e non devono assumere le decisioni secondo logiche di pura appartenenza. Ciò che deve guidare i componenti – tutti – è il senso del servizio all’istituzione così come la prospettiva del servizio al Paese. Dal Consiglio Superiore della Magistratura la Repubblica si attende che questo sia l’unico criterio di comportamento.