Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge su Genova. Lo si è appreso al Quirinale. Il testo del decreto era arrivato ieri mattina al Quirinale, ma il dl nella forma definitiva predisposto per la firma è arrivato al presidente della Repubblica alle 14.30 di oggi ed è stato firmato da Mattarella alle 17.
Dovrebbe essere Claudio Gemme, si apprende in ambienti di governo, il commissario per Genova. Gemme, genovese, proviene da Fincantieri e il suo nome trova molti consensi nella Lega.
Vista la bozza del Decreto Genova “ci sarà bisogno di un procedimento di gara per la ricostruzione del ponte Morandi ancorché semplificata perché il decreto non deroga alle norme europee sulla concorrenza, quindi auguriamoci che il decreto non venga impegnato dalla molte possibilità di ricorso che vedo all’orizzonte“. Così il governatore ligure, Giovanni Toti, a margine del Consiglio regionale. “Liguria e Genova non intendono aspettare, vogliono il ponte nei tempi che avrebbero rispettato se avessero fatto da soli”.
Salvini: commissario? Ho suggerito un nome – “Oggi abbiamo dato un consiglio, un nome, un cognome e un curriculum di altissima professionalità, genovese che ha girato il mondo”, per la carica di commissario straordinario per Genova, “coinvolto direttamente, anche tramite famiglia, nel disastro”. Lo dice Matteo Salvini a Milano. “Serve un manager, onesto, pulito, riconosciuto, il nome ce l’hanno sia Conte che Di Maio. Spero si chiuda oggi. Domenica e lunedì sarò a Genova”. Salvini non fa nomi ma osserva:”A me sarebbe piaciuto molto anche il sindaco Bucci”, ma “la decisone spetta a Conte”.
“Aspetto di vedere il decreto firmato, ma dalle bozze circolate vedo che mancano alcune delle richieste che abbiamo fatto”. Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci, parlando del decreto per Genova a margine di un convegno alla Camera. “Se sarà così – ha aggiunto – tornerò alla carica con il governo” per inserire quello che manca nel percorso di conversione in legge. Per il sindaco, infatti, “Genova non può stare senza le cose che abbiamo chiesto” e “non si può perdere tempo, Genova non se lo merita”.
“Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha trasmesso tutti gli atti necessari alla prosecuzione dei lavori del quinto lotto del cantiere del Terzo Valico, garantendo la copertura economica necessaria perché le aziende appaltatrici non cadessero in infrazione e quindi potessero essere messi a rischio circa 200 posti di lavoro”. Lo afferma in una nota il viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi, aggiungendo: “Ora Rfi deve fare la propria parte”.