Un bug ha messo a rischio i dati di centinaia di migliaia di utenti di Google+. Come riporta il Wall Street Journal 500 mila persone sarebbero state spiate per anni. Il problema sarebbe stato individuato da Google ma non reso noto nella scorsa primavera per evitare conseguenze a livello di controlli e danni d’immagine. Una scelta che causerà più problemi che benefici.
I dati potenzialmente compromessi sono nome e cognome, indirizzi email, data di nascita, sesso, luogo di residenza, occupazione e stato civile di mezzo milione di utenti. Il colosso di Mountain View sicuramente effettuerà dei cambiamenti alle misure di tutela della privacy, con restrizioni all’accesso da parte di sviluppatori esterni sul sistema operativo per dispositivi mobili Android e il servizio di posta elettronica Gmail. Ma in programma ci sarebbe anche la chiusura dello stesso Google+ da considerato che nato per contrastare facebook si è rivelato un clamoroso flop.