La bocciatura del Def dell’Ufficio parlamentare di bilancio e di Bankitalia e le critiche giunte dall’Ue e dal Fmi non ferma il governo. Luigi Di Maio e Matteo Salvini tirano diritto. “Questa manovra è quell’atto di coraggio che l’Italia aspettava da anni”, dice il numero uno dei 5Stelle, e “non si può tornare indietro, io non lo accetto, se si torna indietro si tradiscono gli italiani e io i miei concittadini non li abbandono”.
Manovra da 36,7 miliardi. Intanto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, spiega i numeri della manovra in commissione bilancio. Il documento finanziario sarà di 36,7 miliardi nel 2019 e le coperture sono realizzate per 22 miliardi da maggior deficit e da 15 miliardi di tagli e maggiori entrate. “L’impatto sul tasso di variazione del Pil della manovra è di 0,6 punti percentuali nel 2019”, spiega il titolare di via XX Settembre che ha spacchettato gli effetti delle misure. Nel 2019 l’Iva (costo 12,5 miliardi) spinge la crescita di 0,2 punti; reddito di cittadinanza e anticipo pensionistico costano 16 miliardi (+0,3 Pil); la flat tax 600 milioni (+0,1 Pil); gli investimenti 3,5 miliardi (+0,2 Pil); incentivi a investimenti e p.a. 1,8 miliardi (+0,1% Pil); spese indifferibili 2,3 miliardi (+0,1). Le coperture (6,9 mld tagli; 8,1 mld entrate) riducono il pil di 0,4 punti.
La coperture. Le coperture della manovra 2019 ammontano a 15 miliardi di euro, di cui 6,9 miliardi di tagli e 8,1 miliardi di aumenti di entrate. Nell’anno successivo le coperture sono di 7,8 miliardi con un importo analogo di tagli e aumenti di entrate pari a 3,9 miliardi, nel 2021 4,7 i miliardi dovuti ai tagli e 5,2 miliardi alle maggiori entrate.
Pace fiscale. Una dichiarazione integrativa, una sorta di “ravvedimento operoso” con pagamento di una flat tax al 15%, per chi non ha contenzioso in corso e fa emergere somme fino a 200mila euro che non derivino da attività illecite o frodi fiscali. E’ questa l’ultima ipotesi di lavoro sulla pace fiscale, che il governo punta a introdurre con la Manovra o con il decreto fiscale collegato. Non ci saranno quindi sconti penali e sarebbero esclusi i grandi evasori.