‘La manovra non cambia perchè lo spread o Bankitalia dicono che non devo toccare la Fornero, io vado diritto. Non torniamo indietro. Non vogliamo certo chiedere l’oro per la Patria. Ma aiutare chi investe nei titoli italiani è nostra convinzione da anni e c’è nel contratto di Governo. E’ possibile pensare a nuove emissioni di titoli facendo pagare meno tasse a chi investe nel proprio Paese’, afferma Salvini: ‘Sono di più, un miliardo e 700 milioni’.
Il vicepremier e ministro dell’Interno, a margine dell’anniversario della fondazione dei Nocs della polizia, ha risposto dopo le parole del ministro Tria secondo il quale nel 2019 ci sarebbero 600 milioni a disposizione della flat tax: ‘La manovra è di circa 16 miliardi ma per le riduzioni fiscali ha un ammontare stimabile di circa 1,7 miliardi. Comunque lunedì arriva il decreto fiscale i numeri saranno scritti e non mentono’.
‘Non prendo in considerazione l’ipotesi e nessun numero, noi tiriamo dritti fino a che i giovani italiani non smetteranno di emigrare per trovare lavoro. Non abbiamo paura di niente e di nessuno quando leggeranno i numeri e i dati per gli investimenti, sono sicuro che tutti gli investitori scommetteranno sulla crescita dell’Italia’.
‘Lunedì si vota il nuovo decreto fiscale, ci saranno 50 milioni di euro per gli sfollati di Genova, una somma che permetterà al commissario Bucci di poter avviare i rimborsi alle famiglie’, aggiunge Di Maio: ‘Il nostro obiettivo per Alitalia è farla diventare una compagnia strategica per il turismo italiano, per farlo serve un controllo pubblico ma dobbiamo anche attrarre partner privati. Sono molto fiducioso che entro fine mese si possa chiudere brillantemente anche questo dossier’. Così Luigi Di Maio a Radio Anch’io su Radio 1: ‘Un pensiero va a tutti coloro che ci lavorano, non abbiamo nessun interesse allo spezzatino né a svenderla a chi si vuole fregare le rotte’.
Salvini rilancia l’idea dei sottosegretari Massimo Garavaglia e Armando Siri di chiedere ‘una mano’ agli italiani facendo loro comprare i Cir, Conti individuali di risparmio, con agevolazioni fiscali per investire in titoli di Stato. Potrebbero essere inseriti già nel decreto fiscale, ma il provvedimento viene fatto slittare da Di Maio, anche per le divisioni nel Movimento sul condono fiscale. L’altra ipotesi sul tavolo, quando in mattinata Conte convoca i suoi vicepremier e il titolare di via XX Settembre a Palazzo Chigi per un vertice notturno, è modulare le misure in manovra in modo che si riduca l’impatto sui conti pubblici: restano i titoli, si rimpiccioliscono gli interventi.
Conte promette di ‘rafforzare’ la manovra con un grande piano di investimenti che discuterà con le partecipate. Ma rischia di non bastare: questo è il vero dossier sul tavolo del vertice notturno a Palazzo Chigi.