L’agenzia Moody’s taglia il rating dell’Italia a Baa3 da Baa2 con outlook stabile. La decisione è legata a un ”cambio concreto della strategia di bilancio, con un deficit significativamente più elevato” rispetto alle attese”. Una decisione giustificata dalla ”mancanza di una coerente agenda di riforme per la crescita”, e questo ”implica” il prosieguo di una ”crescita debole nel medio termine”. L’agenzia sottolinea nella nota che i piani del governo Conte non rappresentano un ”coerente programma di riforme” che può spingere ”la mediocre performance della crescita su base sostenuta”. Per Moody’s l’Italia non uscirà dall’euro, le probabilità sono al momento ”molto basse”, ma potrebbero aumentare ”se le tensioni fra il governo italiano e le autorità europee” sulla manovra e sugli impegni sui vincoli bilancio ”dovessero subire una ulteriore escalation”. Per l’agenzia di rating le stime del governo italiano sulla crescita sono giudicate, eufemisticamente, ”ottimiste”. Infatti, come indicato nella nota, il debito ”non calerà concretamente nei prossimi anni”, rimanendo stabile attorno al 130% del pil. In attesa anche del consiglio dei ministri in programma per la seconda mattinata di sabato, si aspetta a lunedì per registrare la reazione dei mercati.
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