Napoli: la ‘manina’ milleusi di Di Maio entra nel presepe napoletano

Unici. Fantastici. Inimitabili. Fantasiosi. Pronti a tradurre qualsiasi sussurro della società in arte. Un’arte nell’arte, però, che solo loro posseggono e possono praticare. Solo persone uniche riescono a trasformare una battuta politica od una notizia di cronaca in arte.  Attenzione: non è sfacciataggine o satira da bancarella o sempliciotta ironia. E’ arte pura. E’ arte via. Che trasforma parole, sensazioni, pensieri in oggetto. Attenzione. Non sono semplici oggetti: sono momenti di riflessione che ci lasciano un pò di amaro in bocca ma poi spunta il sorriso. Ci risiamo: il genio napoletano colpisce ancora. Così nel presepe partenopeo ecco sbucare una ‘manina’. Si proprio quella ‘manina’ che secondo il campano, ma non napoletano, Luigi Di Maio avrebbe modificato il testo del decreto legge fiscale e mettere in crisi la maggioranza gialloverde che sostiene il governo di Giuseppe Conte. L’idea è frutto del genio dell’artigiano Genny Di Virgilio che da anni espone le mitiche ‘statune’ nel cuore della Napoli antica. Sugli scaffali dove prendono posto le statuine degli uomini illustri del mondo e tra corni  portafortuna è apparsa, l’ormai, famosa ‘manina’. In un cesto sono sistemate ben bene, pronte a chiederti una mano, con la scritta su cartoncino “Vendesi manine milleusi”. “Una cosa tanto per sorridere un pò – spiega l’artista – che non servirà certo ad arricchirmi tant’è che il prezzo è veramente basso. Come si dice è un prezzo politico”. E sì, un ‘prezzo politico’, e non è solo ironia.

 

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