In attesa di conoscere la risposta del governo italiano alla bocciatura Ue della manovra, presumibilmente un secco no, tiene banco nelle discussione del governo il ‘problema spread’. Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, in una intervista alla ‘Stampa’ e a ‘Repubblica’ sottolinea che “sicuramente se lo spread sale, o se comunque si mantiene alto a questo punto, è un problema, quindi dobbiamo augurarci che scenda”. E chiede agli esponenti di Lega e M5S come alle Istituzioni europee di ‘abbassare i toni’ del confronto. “Facciamo sistema affinché ciò avvenga. Io sto lavorando perché lo spread si abbassi. Vogliamo e dobbiamo mandare un messaggio di fiducia”, soprattutto ai mercati.
Una preoccupazione condivisa anche dal ministro dell’Economia Giovanni Tria che ha evidenziato come uno spread a 320 punti “è un livello che non possiamo considerare di mantenere troppo a lungo”. Però non si dice preoccupato perché “i fondamentali dell’Italia sono solidi”. Il problema resta l’incertezza politica su dove vuole arrivare il governo gialloverde. Il vicepremier Luigi Di Maio si dice fiducioso nella discesa dello spread perché nelle prossime settimane si inizierà il “dialogo con la Ue”.