Allarme del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco per “le conseguenze gravi di un prolungato rialzo dei rendimenti dei titoli di stato” su banche e famiglie. Nell’intervento alla giornata del Risparmio, Visco rileva come “il loro incremento deprime il valore dei risparmi accumulati dalle famiglie” che detengono 100 miliardi di titoli pubblici. Le banche e società a cui affidano i loro risparmi ne hanno 850 miliardi. Per le banche, spiega, gli effetti si vedono “sull’aumento del costo della raccolta”, caduta delle azioni (-35% da maggio).
Per il governatore di Bankitalia “il debito pubblico dell’Italia è sostenibile”. Ma, puntualizza, “deve essere chiara la determinazione a mantenerlo tale, ponendo il rapporto tra debito e prodotto su un sentiero credibile di riduzione duratura”.
I costi sociali delle riforme possono essere attenuati “anche con l’intervento pubblico. Se ne può discutere in sede europea” ma “le differenze di opinioni non devono però tradursi in un conflitto istituzionale”. Il monito arriva dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco alla Giornata del risparmio, che ha ricordato che nel 2019 dovranno essere collocati titoli pubblici per quasi 400 miliardi di euro e che “un clima di fiducia reciproca è indispensabile perché possa essere condotto a termine il processo di riforma della governance economica europea”.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insiste sulla tutela del risparmio e l’equilibrio conti. “I risparmi delle famiglie rappresentano complessivamente un elemento di forza che va accuratamente tutelato. Esso, unito all’equilibrio dei bilanci pubblici – espressamente richiamato dalla costituzione – è condizione essenziale dell’esercizio dell’effettiva sovranità del paese”, dice il presidente della repubblica nel messaggio inviato ai partecipanti della Giornata Mondiale del Risparmio.
“La gestione del risparmio da parte dello Stato, delle imprese bancarie, degli intermediari finanziari, costituisce il motore di uno sviluppo responsabile e sostenibile, un elemento centrale dell’esercizio del credito e deve obbedire a regole di assoluta trasparenza, di saggia amministrazione delle risorse, di protezione di depositi e investimenti”.