Addio a Stan Lee, papà dei supereroi Marvel

Addio al papà dei supereroi Marvel. Stan Lee, scrittore, fumettista ed editore americano che ha dato vita ai supereroi Marvel è morto all’età di 95 anni. L’artista soffriva di diverse malattie e aveva una polmonite oltre a problemi di vista. Spiderman, i Fantastici Quattro, gli X-Men e gli Avengers. Ma anche l’Incredibile Hulk e Iron Man sono tra i personaggi più famosi al mondo creati dal genio di Lee.

Stanley Martin Lieber, questo il nome di battesimo di Stan Lee, nasce a New Tork il 28 dicembre 1922 ed cresce a Washington Heights, dove suo padre, un immigrato rumeno, fa il sarto. Amante dei libri di avventura e dei film Errol Flynn, Lee si laurea alla DeWitt Clinton High School, per poi unirsi al WPA Federal Theatre Project, dove appare in alcuni spettacoli teatrali. Negli anni ’60 fonda la Marvel Comics – della quale diventa direttore – assieme a Jack Kirby. Grazie al suo lavoro e all’aiuto dei collaboratori più fidati Lee riesce nell’impresa di catapultare la Marvel nell’olimpo dei fumetti, trasformandola in pochi anni in un vero gigante dell’editoria, che nel 2009 verrà acquistata dalla Disney.

“Pensavo che quello che facevo non fosse molto importante – disse una volta Stan Lee al Chicago Tribune -. La gente costruisce ponti, si impegna nella ricerca medica. Io scrivevo storie su personaggi immaginari che fanno cose straordinarie, folli e che indossano costumi”. La carriera di Lee decolla con I Fantastici Quattro, che vengono pubblicati per la prima volta nel 1961. Il successo è immediato. Che si ripete negli anni successivi con personaggi che hanno segnato intere generazioni nel mondo: Hulk (1962), Thor (1962), Iron Man (1963) e gli X-Men (1963) nati dalla collaborazione con Kirby. Ancora Devil (nell’originale Daredevil, 1964) con Bill Everett e il Dottor Strange (1963) con Steve Ditko, dalla cui collaborazione nasce anche il personaggio Marvel di maggior successo, l’Uomo Ragno, nel 1962.

Inoltre, Stan Lee rispolvera alcuni dei supereroi ideati da altri autori negli anni Trenta e Quaranta, come Namor e Capitan America e li rinnova. I suoi personaggi sono rivoluzionari, creano un nuovo supereroe, sulla scia dei ‘supereroi con superproblemi’. Lee, infatti è noto per aver connotato i suoi personaggi con un’umanità diversa, sofferta, velata da malinconia e preoccupazioni. Una figura totalmente diversa da quella tradizionale supereroe che fu, in parte, la ricetta del suo successo.

Come ogni dipendente della Marvel, Lee non aveva diritti sui personaggi che aiutava a creare e per i quali non riceveva alcun diritto d’autore. Negli ultimi anni era diventato per la Marvel una figura di prestigio intervenendo spesso alle convention di fumetti in giro per gli Stati Uniti.

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