“La decisione di Carige rispecchia un evidente spirito di solidarietà e di responsabilità del settore bancario”. E’ quanto sottolinea il presdiente del Fondo di tutela dei depositi, Salvatore Maccarone, che in un’intervista a La Stampa si dice convinto che la banca può stare sul mercato “anche se sarà probabilmente destinata a qualche forma di aggregazione”. Il consiglio, spiega, ha “deliberato sull’istruttoria che è stata possibile in un tempo molto breve. Dunque la sottoscrizione di prestito subordinato da 320 milioni, quale strumento temporaneo di passaggio in funzione di un aumento di capitale più strutturato da realizzare in primavera”.
Ora, prosegue “Dobbiamo finalizzare la disciplina dell’intervento. Il consiglio farà una proposta, ma l’ultima parola spetta all’assemblea delle banche a fine mese, il 30 novembre”. Tra i nodi da risolvere, aggiunge Maccarone, quello legato al fatto che “se l’aumento di capitale non fosse adeguatamente partecipato dagli attuali azionisti, ci troveremmo in una posizione di controllo della Banca. Studiamo meccanismi per rispettare lo statuto. Abbiamo delle soluzioni in mente” ma “credo che avremo le maggioranze necessarie”. “Se si supera questo momento – conclude il Presidente del Fondo – la nostra percezione è che la banca possa riacquistare capacità di stare sul mercato, anche se sarà probabilmente destinata a qualche forma di aggregazione”.