Il governo non cede di un millimetro sulla manovra e punta di ricavare 18 miliardi dalle privatizzazioni, ma anche Austria e Olanda non arretrano e chiedono la procedura d’infrazione contro l’Italia. Il governo italiano con i messaggi populisti sta “tenendo in ostaggio il suo stesso popolo”, dice il ministro delle finanze austriaco Hartwig Loeger, avvertendo che l’Austria insisterà per rafforzare il rispetto della disciplina fiscale pronta a sostenere la procedura di deficit se l’Italia non scende a compromessi rispetto alle richieste della Commissione.
Il governo quindi continua a sfidare la Ue ma assicura che il debito scenderà con le privatizzazioni, con un piano che vale l’1% del Pil ovvero circa 18 miliardi di euro. Nel dettaglio il rapporto debito/Pil è previsto in calo dal 130,9% di quest’anno al 129,2% del 2019 (dal 130,0% previsto fino a ieri) per poi scendere al 127,3% nel 2020 (dal 128,1%) e al 126,0% nel 2021 (da 126,7%). Nella Nota di aggiornamento al Def il governo aveva previsto incassi da privatizzazioni per lo 0,3% del Pil l’anno per il 2019 e 2020. Quindi in precedenza si prevedano circa 10 miliardi in due anni, ora 18 miliardi in in anno solo. Anche per il 2018 la Nadef prevedeva lo 0,3% (5,4 miliardi) da privatizzazioni.