Ore decisive per il futuro dell’economia italiana e non solo. Il Governo si prepara a votare la fiducia alla manovra e un sì della Camera potrebbe facilitare il dialogo con l’Unione Europea. Sulla questione è ritornato anche il governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco: “Il rischio dell’uscita d’Italia dall’Euro – sottolinea a margine di un evento del Mattino riportato da Repubblica – non esiste a differenza di quanto poteva avvenire nel 2012. I mercati non la pensano così perché pesano molto le dichiarazioni e le letture non approfondite“.
Ignazio Visco si sofferma anche sui diversi motivi che stanno mettendo a forte rischio la stabilità dell’economia mondiale: “Le prospettive fatte dagli organismi internazionali a inizio anno non sono stati rispettati per una condizione molto debole. L’economia è in forte rallentamento e questo è dovuto anche ai problemi dei paesi emergenti, ai rischi del commercio internazionale e ai dazi voluti dal presidente Donald Trump“.
“Il costo del debito – conclude Visco – è sostenibile in breve termine ma nel lungo tende a determinare una caduta delle attività finanziarie che sono detenute dai risparmiatori sia direttamente che indirettamente. Il circolo negativo che si è aperto è determinato anche dai maggiori costi della raccolta delle banche. Proprio per questo si parla tanto dello spread che deve calare. Lo facevamo nel 2012 e lo dobbiamo anche ora“. Parole chiare da parte del governatore di Banca d’Italia che chiede a tutti di abbassare un po’ toni per consentire all’economia mondiale e non solo nazionale di risalire un po’. Un obiettivo da raggiungere il prima possibile per consentire agli italiani e non solo di vivere in maniera più serena.