Il giorno dopo lo scampato pericolo per la procedura d’infrazione, Matteo Salvini rivendica i risultati del negoziato con Bruxelles sulla manovra, sottolineando che presentare richieste ambiziose alla Commissione ha aiutato a portare a casa una legge di Bilancio espansiva.
“Se fossimo partiti già in ritirata non avremmo ottenuto nulla, se parti con richieste ambiziose che gli ultimi governi non hanno mai avanzato porti a casa il risultato di una manovra da decine di miliardi di euro”.
Il vicepremier e Ministro dell’Interno torna su un vecchio cavallo di battaglia leghista: l’abolizione delle vecchie accise, da quella sulla guerra in Etiopia a quella sul disastro del Vajont, passando per l’alluvione di Firenze e i terremoti in Friuli e in Irpinia.
L‘abolizione delle accise sulla benzina – ha ammesso – è eccessivamente ottimistica. L’abolizione delle più vecchie accise è qualcosa che mi riprometto di portare a casa solo nel 2019. Per ora abbiamo bloccato gli aumenti”. “Conto di riuscire a fare l’anno prossimo quello che non sono riuscito a fare questo.