“Se mi si chiede quale potrebbe essere la novità del 2019 dico che prima del previsto, nei primi mesi del 2019 e prima delle elezioni Europee, potrebbe maturare la rottura nel governo”. E’ quanto afferma l’ex leader del Pd, Matteo Renzi, durante un’intervista al quotidiano La Stampa. “I passaggi sono diventati stretti. Sulla Tav Salvini non può perdere la faccia e non può perderla neppure Di Maio, dopo aver ‘ingoiato’ Tap, terzo valico, Ilva”, argomenta Renzi. “Si è capito che non possono fare il reddito di cittadinanza come lo avevano immaginato i Cinque stelle. Il ‘presentismo’ paga nell’immediato, alla lunga stanca. La crescita purtroppo sarà più bassa del previsto. Quelle sul tagliando e sul rimpasto non mi sembrano voci dal sen fuggite. Ma non si andrà ad elezioni anticipate, i peones non mollano la poltrona?”, insiste. La cosa “più impressionante” in questi primi 8 mesi di governo è, seocndo Renzi, “lo sdoganamento concettuale del lavoro in nero e più in generale dei furbetti”.
“Non soltanto nelle vicende imprenditoriali del vicepremier e in quelle private del presidente della Camera, ma nella legge di bilancio ci sono tanti messaggi al mondo che è abituato ad arrangiarsi: il reddito, i due condoni”, insiste Renzi. “Sembrava che la loro constituency fosse quella della onestà. Il messaggio è un altro: vivere onestamente è inutile”. Con la Manovraapprovata in Parlamento, è poi il ragionamento di Renzi, “sono aumentate le tasse”. “Per mandare in pensione qualcuno, si tagliano e si congelano le pensioni a molte più persone. Per dare un sussidio ai disoccupati del Sud, hanno rinunciato alle assunzioni nella Pa, che nel Mezzogiorno avrebbero potuto svolgere un ruolo più efficace. Il mio timore è che stiamo andando incontro al temporale, ad un peggioramento dell’economia, senza ombrello. Naturalmente spero di sbagliarmi”, sottolinea l’ex leader del Pd, che sulla possibilità di una caduta del governo commenta: “Siamo alla crisi, non del settimo anno ma del settimo mese. L’eventuale dopo Conte? Tutto è possibile: dal governo tecnico ai ribaltoni. Sono capaci di votare di tutto pur di non andare ad elezioni”.