ENZO MOAVERO MILANESI ECONOMISTA

Manovra, Moavero: “Ue era pronta a punirci, evitata instabilità”

“La Ue era pronta a punirci. Questo accordo evitera’ l’instabilita’”. Lo afferma il ministro Enzo Moavero Milanesi in un’intervista al Messaggero. “Aver trovato un accordo con la Commissione – spiega – ha permesso a noi tutti di non esporci a un’instabilita’ finanziaria, sempre imprevedibile. La Commissione aveva gia’ annunciato una procedura per l’eccessivo ammontare totale del nostro debito pubblico. Una volta avviata la procedura, per fare un solo esempio di conseguenze negative, la Commissione avrebbe verosimilmente chiesto al nostro Paese la riduzione del debito in tempi rapidi”. Per quanto riguarda il prossimo voto europeo, il ministro parla di “prime vere elezioni politiche per l’Europa, in cui la mera verifica dei rispettivi equilibri nazionali passera’ in secondo piano. Noi elettori sappiamo che si votera’ per condizionare le opzioni di fondo e le politiche comuni europee dei prossimi cinque anni. Credo che le opinioni pubbliche dei vari Stati Ue, dopo decenni di un’Europa che andava avanti per spinta inerziale, scosse dalla crisi economica e dalle grandi migrazioni si stiano ponendo interrogativi che prima facevano parte solo di dibattiti ristretti. Semplificando molto, si potrebbe affermare che la scelta sia fra un rilancio, magari su basi diverse, dell’integrazione europea e un ritorno a logiche di sovranita’ nazionale. Ma lo scenario e’ molto piu’ variegato, sebbene agli estremi si confrontino queste due posizioni. Comunque la si pensi, l’Unione Europea ha davvero bisogno di un tagliando”.

Un capitolo a parte dell’intervista riguarda l’Africa: “Guardare all’Africa con i vecchi stereotipi e’ miope. L’Africa – spiega Moavero Milanesi – cresce economicamente ben piu’ dell’Europa, e’ in notevole espansione non solo demografica. Per un Paese come il nostro, proiettato nel mare Mediterraneo, guardare all’Africa, oltre che naturale, e’ doveroso: proprio per le opportunita’ che offre al nostro sistema aziendale. Ci sono enormi possibilita’ di scambi commerciali, di investimenti, in tutti i settori: agricolo, industriale e terziario”. Il ministro interviene anche sulle sanzioni all’Iran, “le sanzioni agli Stati devono restare uno strumento eccezionale, volto a raggiungere obiettivi conformi alle regole internazionali. Certamente, con i nostri alleati americani, parlero’ anche di questo” e alla Russia: “e’ essenziale, anche davanti alle conflittualita’ sorte dopo la fine dell’Unione Sovietica, che se ne discuta, che resti il dialogo. Sosteniamo gli accordi stipulati a Minsk e le sanzioni possono fungere da stimolo transitorio per attuarli”. Infine la questione dell’ex terrorista Battisti: “stiamo seguendo con attenzione le ricerche attivate dalle autorita’ brasiliane e confidiamo che possano presto assicurare alla giustizia un pluricondannato per orribili delitti”.

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