Gabon: venti di golpe, proclama militare alla radio

Venti di colpo di Stato in Gabon, dove da mesi e’ assente il presidente Ali Bongo, convalescente in un ospedale del Marocco dopo un infarto. All’alba, un gruppo di militari ha letto un messaggio alla radio pubblica annunciando la creazione di un “Consiglio nazionale di restaurazione”. Contemporaneamente si sono sentiti spari proprio vicino la sede della Radiotelevisione del Gabon, nel centro di Libreville. E poco dopo vari veicoli blindati delle truppe locali hanno bloccato l’accesso al viale dove si trova l’emittente. Il messaggio e’ stato letto da un militare che si e’ presentato come il vicecomandante della Guardia repubblicana e presidente del Movimento patriottico dei giovani delle forze di difesa e di sicurezza del Gabon. In un video comparso sul web, si vedono tre militari con un berretto verde, uno dei quali legge il messaggio. “E’ arrivato il giorno tanto atteso in cui l’esercito ha deciso di unirsi al popolo per salvare il Gabon dal caos”, ha dichiarato il militare chiedendo a “tutti i giovani del Paese” di unirsi ai militari. “Non possiamo abbandonare la patria”, ha aggiunto definendo le istituzioni del Paese “illegittime e illegali”. E’ da mesi che non c’e’ chiarezza sulle sorti del presidente Ali Bongo, la cui famiglia governa il Paese dell’Africa equatoriale, piccolo ma ricchissimo di petrolio, da quasi 5 decenni (lui ha sostituito suo padre, morto nel 2009).

Il 24 ottobre scorso il presidente era in Arabia Saudita quando e’ stato ricoverato per un malore “dovuto ad un grave affaticamento”, secondo la versione ufficiale. E’ rimasto a Riad per un mese e poi e’ stato trasferito in Marocco, a Rabat. Per mesi le autorita’ hanno dato informazioni solo frammentarie, il che ha alimentato ogni genere di voci, che sia ormai incapace di intendere e volere, se non addirittura morto. Il 31 dicembre il presidente ha registrato un messaggio video: “E’ vero: ho attraversato un periodo difficile, come talvolta accade nella vita”. Secondo i tre militari, il discorso di Capodanno ha “rafforzato i dubbi” sulla capacita’ di Ali Bongo di continuare a governare, perche’ ha mostrato un “malato che non e’ nel pieno delle sue facolta’ fisiche e mentali”. Nelle scorse settimane la Corte Costituzionale ha parzialmente trasferito i poteri del presidente al primo ministro e vice presidente. Dopo la rielezione di Bongo, nel 2016, la sua vittoria di stretto margine aveva provocato violente proteste in cui diverse persone erano rimaste uccise e un migliaio arrestate. Il suo principale rivale, Jean Ping, ex presidente della Commissione dell’Unione Africana, lo aveva accusato di brogli, e l’Ue aveva denunciato la legittimita’ del processo elettorale e denunciato irregolarita’.

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