Mentre l’Italia è sferzata dal gelo, prosegue senza sosta il lavoro dei volontari della Croce Rossa Italiana in supporto delle persone senza dimora. Sono migliaia le persone raggiunte ogni sera dalle quasi cento Unità di Strada della CRI, che, grazie alla capillarità della propria rete – con le sue oltre mille sedi – riesce a essere presente in ogni scenario di vulnerabilità, in particolar modo nel Sud Italia, dove il gelo e la neve si sono fatti sentire con particolare intensità.Volontari e operatori stanno assicurando cibo, bevande calde, coperte ma anche assistenza medica e supporto psicologico per cercare di prevenire episodi come quello di una settimana fa a Roma, quando una persona senza dimora è stata trovata morta sulla panchina di un parco.
A Lecce sono centinaia le persone raggiunge dai volontari, che stanno operando da giorni senza sosta per distribuire indumenti e generi alimentari. È stato anche attivato un servizio navetta per trasferire le persone senza dimora nella struttura di Masseria Ghermi, gestita dalla CRI, dove offrire loro ristoro per la notte.Inoltre, a Torino è stato allestito con il Comune un rifugio per l’Emergenza Freddo da oltre 650 posti letto, a Civitavecchia aperta invece una struttura per garantire un letto caldo a trenta persone, mentre a Catania i volontari CRI hanno montato tensostrutture riscaldate che ospitano ogni notte circa quaranta persone. Massima attenzione anche a Palermo, dove la CRI collabora con le istituzioni e le altre organizzazioni di volontariato nell’accompagnare le persone nei dormitori e nella distribuzione di generi di conforto.Diversi, inoltre, i Comitati che hanno lanciato appelli per la raccolta di vestiario e coperte, come avvenuto a Roma, Crema o nella zona di Formia, in provincia di Latina. A Lucca messo a disposizione anche un numero d’emergenza per segnalare la presenza di persona senza dimora sul territorio.
“I nostri volontari sanno bene cosa significhi vivere in strada, troppo spesso nell’invisibilità e nell’indifferenza”, spiega il consigliere nazionale della CRI, Paola Fioroni. “Il freddo non è un’emergenza, è un fenomeno che si ripete ogni anno e che rappresenta un rischio enorme per le persone che vivono ai margini. La Croce Rossa non solo assiste, riduce gli effetti del rischio atmosferico e soccorre – prosegue la Fioroni – ma entra in punta di piedi nelle sofferenze di ciascuno, stabilendo una relazione di fiducia e un legame che permette di andare oltre la contingenza del momento e portare oltre l’aiuto. E lo può fare grazie anche alle numerose collaborazioni con gli enti e le associazioni del territorio e all’enorme solidarietà dei semplici cittadini”, conclude il consigliere nazionale della CRI.