Novanta minuti per niente spettacolari. Nel primo tempo un gol annullato alla Juve (a Matuidi), e appena qualche ciabattata da fuori area, emozioni e pericoli zero. Il Milan deve tenere in panchina Higuain influenzato e viene gettato nella mischia solo nella ripresa quando il ritmo lo alza solo la Juve, ma a flebili folate. E in una di queste, al minuto 61, lancio al bacio di Pjanic per Cristiano Ronaldo che solo come una palma nel deserto infila comodo comodo l’incolpevole Donnarumma. Fine di una finale “usa e Gedda”. La Juve conquista il primo trofeo stagionale, 10° titolo personale per Allegri da quando guida l’invincibile armata bianconera.
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