Pressing sul governo da parte dell’ala ‘ortodossa’ del M5S per la scelta di Marcello Minenna come nuovo presidente della Consob. Il dossier sulla nomina del nuovo vertice della Commissione nazionale per le società e la Borsa è tra quelli caldi, allo studio dell’esecutivo Conte. Ma il tema non figura nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri che oggi alle 18 è chiamato a varare il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100.
Sul nome di Minenna aleggerebbero le perplessità del Quirinale, che intende far valere le proprie prerogative. Perplessità legate in particolare a un ricorso al Tar presentato da 12 dirigenti Consob che protestano contro una recente promozione di Minenna.
Come ha recentemente annunciato Luigi Di Maio, sulla nomina Minenna c’è già un accordo politico tra M5S e Lega. Ma una eventuale sostituzione del ‘cavallo’ in corsa viene vista come il fumo negli occhi dal senatore Lannutti. “E’ una ipotesi che non esiste. Questi atti dilatori non aiutano i risparmiatori, le banche… Minenna è supportato da tutto il M5S, dalla Lega, dall’associazione dei consumatori. Il candidato è lui, senza se e senza ma”, chiosa il senatore.