Almeno 20 persone sono rimaste uccise e una settantina gravemente ustionate nel Messico centrale a causa di un enorme incendio divampato in un oleodotto che trasportava benzina, ha detto il governatore dello stato di Hidalgo, Omar Fayad. L’oloeodotto sarebbe esploso in seguito alla perforazione illegale della conduttura, dalla quale in molti tentavano di approvvigionarsi abusivamente con dei secchi. L’enorme incendio si è verificato in una piccola città nello stato di Hidalgo a circa 100 km a nord di Città del Messico.
Il governatore Fayad ha poi assicurato via Twitter che “si stanno adottando tutte le misure necessarie per assistere i feriti e le loro famiglie”. L’Assessorato alla Salute del governo di Città del Messico, che si trova ad un centinaio di chilometri da Tlahuelilpan, luogo dove è avvenuta l’esplosione dell’oleodotto, ha reso noto di avere dichiarato l’emergenza del settore ospedaliero cittadino per poter ricevere tutte le persone bisognose di cure. Da parte sua il ministero della Difesa ha comunicato che un reparto militare è stato dispiegato per rafforzare la sicurezza nella zona dove si è sviluppato un vorace incendio. La compagnia petrolifera statale Pemex ha confermato che lo scoppio è stato causato nell’oleodotto Tuxpan-Tula a seguito di una maldestra manipolazione di persone impegnate a rubare combustibile.