Reddito di cittadinanza tra Di Maio e ‘navigator'”

Ora che il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 è passato dal Consiglio dei Ministri, pur non avendo ancora l’ufficialità dei testi, rischiano di venire al pettine i nodi sull’attuazione delle misure. Sul primo fronte, quello del sussidio e dell’accompagnamento al lavoro che era la bandiera del Movimento 5 Stelle, Repubblica aveva sollevato nei giorni scorsi il problema dei famosi “navigator”, quelle figure previste come rafforzamento ai centri per l’impiego proprio per guidare le politiche attive previste dal Rdc e di fatto studiare i percorsi di inserimento professionale dei percettori: cercatori di lavoro per gli altri, ma precari in quanto le risorse previste ne consentono solo la chiamata da Anpal Servizi con un contratto di collaborazione.

Il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, ha garantito  che si tratta di una soluzione temporanea: ‘Assumeremo subito 10 mila navigator, che sono i tutor del reddito di cittadinanza. Li assumeremo subito, faremo dei colloqui, con l’impegno di stabilizzarli con un contratto che riguarda la collaborazione con l’agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro’.

Ad Avezzano, nell’ambito di un incontro con i candidati alle elezioni regionali abruzzesi previste per il 10 febbraio prossimo, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo ha poi dettagliato: ‘Queste 10 mila assunzioni – che si divideranno in quattromila per le regioni e seimila per lo Stato centrale – ci consentiranno di gestire le assunzioni nelle aziende di chi prende il reddito, ma anche di aprire un’azienda perché chi prende il reddito e apre un’azienda ha sei mesi per 780 euro di assegno per avviare la propria azienda’.

Su queste rassicurazioni pende però un secondo dubbio, oltre a quello della natura contrattuale del rapporto. Le Regioni temono infatti che non ci siano i tempi per aumentare gli organici prima di agosto, generando così problemi per l’attuazione del Rdc che dovrebbe finire nelle tasche dei percettori ad aprile.

A colloquio con il Sole24Ore, in attesa di un incontro ufficiale, la coordinatrice degli assessori regionali al lavoro, Cristina Grieco, è stata chiara: ad essere ottimisti, la sua stima è che nelle regioni più virtuose le procedure di assunzione si potranno concludere non prima di sei mesi dalla ricezione dei testi ufficiali. Siamo molto preoccupati, avevamo chiesto al governo di accelerare le procedure invece stiamo ancora aspettando i decreti.

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