Si accentuano le pressioni sui titoli di Stato dell’Italia, con lo SpreadBtp-Bund che è salito fino a 261 punti base all’indomani dei dati sul Pil e dopo che le indagini sull’attività delle imprese hanno evidenziato un peggioramento del quadro nel manifatturiero italiano. I redimenti dei Btp a 10 anni si attestano in rialzo di oltre 10 punti base rispetto all’ultima chiusura, al 2,76 per cento a metà seduta. Nel frattempo la Borsa di Milano ha invertito la rotta e dopo alcuni rialzi in avvio di seduta il Ftse-Mib segna un meno 0,22 per cento.
Resta alto il livello della preoccupazione sull’andamento dello spread nel corso dei prossimi sei mesi. E’ il quadro che emerge dal sondaggio di gennaio condotto da Assiom Forex tra i suoi associati in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor. Se un mese fa solo il 48% prevedeva un ritorno del rendimento sotto quota 250 pt, in gennaio questo partito si attesta al 60% con una maggioranza assoluta, del 55%, che vede il differenziale oscillare fra i 200 e i 250 punti mentre per il 3% scendera’ fra 150 e 200 e per un ulteriore 2% scendera’ addirittura fra 100 e 150 punti. Per il rimanente 40% invece lo spreadrimarra’ sopra i 250 punti: nello specifico per il 35% oscillera’ fra 250 e 300 punti e per il restante 5% superera’ stabilmente i 300 punti.