Truffavano lo Stato e le banche con società fantasma per ottenere finanziamenti per milioni di euro. E’ quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri di Torino che avevano portato alla scoperta, nei giorni scorsi, in un deposito della periferia della città, di 1,3 milioni di euro tra lingotti e banconote e all’arresto di un imprenditore. Il ‘tesoro’ è risultato essere di proprietà di un’organizzazione formata da altri quattro imprenditori torinesi ritenuti responsabili di associazione finalizzata a condotte di truffa, riciclaggio, anche mediante utilizzo di false identità, trasferimento fraudolento di valori, truffa per il percepimento di erogazioni pubbliche, frodi fiscali e fittizie intestazioni di beni. Il gruppo, riportano i carabinieri, ha costituito più di 20 società fantasma operanti nel settore energetico e consulting finanziario, con sede in Italia e all’estero, mediante le quali hanno ottenuto finanziamenti bancari per diversi milioni di euro.
Il 30 gennaio scorso, i militari hanno fermato e arrestato i quattro imprenditori mentre tentavano di fuggire all’estero, dopo avere scoperto che il loro deposito segreto era stato svelato. Le perquisizioni hanno portato al sequestro di diversa documentazione cartacea e informatizzata relativa alle truffe finanziarie realizzate, un rilevatore di microspie, 11 lingotti in oro del peso complessivo di 27,5 quintali, per un valore di euro 99mila e 49mila euro in contanti. Le indagini dovranno chiarire sia la provenienza sia la destinazione del denaro e dei lingotti. Non è escluso che possa trattarsi del provento di alcune transizioni finanziarie illecite o di una ‘pulitura’ dei ricavi di furti e rapine.