Astaldi rende noto che, in data odierna, il consiglio di amministrazione della societa’, avendo ricevuto una offerta da parte di Salini Impregilo, ha approvato la presentazione del piano e della proposta concordataria, di cui alla domanda di concordato preventivo con continuita’ aziendale ex artt. 160, 161 e 186-bis, l.f., recante le indicazioni per il soddisfacimento dei creditori, nonche’ ulteriore documentazione prevista dalla legge. Secondo quanto riferisce un comunicato, la manovra finanziaria alla base del piano e della proposta concordataria, su cui si e’ espresso favorevolmente anche l’attestatore indipendente, e’ coerente con l’offerta pervenuta da Salini Impregilo e prevede: un aumento di capitale per cassa riservato a Salini pari a 225 milioni di euro, destinato al pagamento dei crediti privilegiati e prededucibili, nonche’ al servizio del piano di continuita’; la soddisfazione parziale dei creditori chirografari con l’attribuzione in loro favore, sia di azioni derivanti dalla parziale conversione dei crediti, sia di strumenti finanziari partecipativi emessi dalla Societa’ a valere sulla liquidazione degli asset non core segregati a loro favore.
Gli asset non core oggetto di segregazione comprendono il ramo concessioni con i progetti relativi al Terzo Ponte sul Bosforo, all’Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir e all’Etlik Integrated Health Campus di Ankara in Turchia, all’Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benitez e all’Ospedale Felix Bulnes di Santiago in Cile, il credito in Venezuela, e l’immobile della sede centrale di Roma. All’esito dell’esecuzione del piano, Salini acquisira’ la quota di controllo di Astaldi post esdebitazione concordataria. La proposta concordataria, coerentemente con l’offerta di SI, prevede, infatti, in estrema sintesi, che, all’esito di una operazione sul capitale di Astaldi da attuarsi nell’ambito della procedura di concordato preventivo in continuita’ aziendale: Salini divenga il principale socio di Astaldi, con una percentuale pari al 65 per cento del capitale sociale risultante dall’operazione di ricapitalizzazione; i creditori chirografari di Astaldi diventino soci di Astaldi, convertendo in azioni i propri crediti, con una percentuale complessiva pari al 28,5 per cento del capitale sociale risultante all’esito dell’operazione di ricapitalizzazione; gli attuali azionisti della societa’, all’esito dell’operazione di ricapitalizzazione, mantengano una percentuale di partecipazione pari al 6,5 per cento del capitale di Astaldi.
L’offerta di Salini Impregilo e’ condizionata, tra l’altro, alla ammissione e alla successiva omologazione della proposta concordataria, al conseguimento delle necessarie autorizzazioni di legge, all’assenza di eventi che mettano a rischio la fattibilita’ del piano economico-finanziario di continuita’ di Astaldi, al contributo di investitori di lungo periodo per l’apporto di una quota di mezzi propri funzionali all’operazione e alla disponibilita’ del sistema bancario a concedere ad Astaldi le linee di credito, per cassa e per firma, necessarie nel contesto della stabilizzazione finanziaria e operativa della societa’ prevista dal Piano. La societa’ ritiene che la proposta concordataria sia conveniente per i creditori e consenta di salvaguardare il valore e il know-how dell’azienda.