La danza in scena al Teatro del Lido di Ostia con due appuntamenti:
sabato 16 febbraio (ore 21) Resid’AND in Tour! della Scuola di Danza Contemporanea dell’AND
e domenica 17 febbraio (ore 18) con EUROPA DANZA – Un voyage dansant di Ensemble Donaïres
Resid’AND in Tour!
progetto della Scuola di Danza Contemporanea dell’AND
a cura di Stefania Brugnolini e Dino Verga
Produzione Accademia Nazionale di Danza diretta da Enrica Palmieri
ingresso gratuito
EUROPA DANZA
un voyage dansant
ideazione, coreografia e danza Olivier Collin e Ana Yepes
Produzione Ensemble Donaïres direzione artistica Ana Yepes
Il Teatro del Lido di Ostia in danza con un week-end dedicato all’arte di Tersicore. Due gli appuntamenti: sabato 16 febbraio (ore 21) con Resid’AND in Tour!, un progetto della Scuola di Danza Contemporanea dell’AND a cura diStefania Brugnolini e Dino Verga; in scena studenti/danzatori dell’AND su coreografie di Benedetta Capanna eMalcom Sutherland. Domenica 17 febbraio (ore 18) in scena EUROPA DANZA – un voyage dansant, una produzione Ensemble Donaïres, ideazione e coreografia Olivier Collin e Ana Yepes.
Resid’AND nasce con lo scopo di far dialogare l’Accademia Nazionale di Danza, unico Istituto italiano di Alta Formazione Coreutica, con la danza indipendente, selezionando alcune tra le proposte più interessanti del panorama della danza contemporanea nazionale e internazionale. Il progetto ha come obiettivo quello di creare occasioni performative per gli studenti/danzatori dell’AND, oltre allo spettacolo di fine anno accademico, di ampliare dunque la formazione artistico-culturale confrontandosi con la scena, di ricercare e sperimentare accogliendo le proposte dei coreografi ospiti in uno scambio generativo di creatività ed apprendimento. Il progetto prevede che la serata dello spettacolo conclusivo del coreografo residente sia integrata con l’intervento di alcuni brani coreografici-composizioni, studi, prove finali e tesi- creati dagli studenti danzatori della Scuola di danza contemporanea, dalla Scuola di Coreografia e dal Biennio contemporaneo della Scuola di Didattica. In seguito al successo che da tre anni riscuote il progetto Resid’AND, la Scuola di Danza Contemporanea in accordo con la direzione dell’Accademia nazionale di danza Enrica Palmieri, ha elaborato Resid’AND in Tour, già dallo scorso anno, con il proposito di portare le produzioni più significative delle residenze coreografiche fuori la sede dell’Accademia e farle quindi circuitare nei teatri del territorio nazionale ed internazionale.
EUROPA DANZA – UN VOYAGE DANSANT è un viaggio nel tempo attraverso la danza. Due personaggi viaggiano in diverse corti d’Europa tra il XVI e il XVII secolo con spirito libero e volontà di giocare. Giocando con i loro corpi, i ballerini creano curiosi dialoghi con i movimenti di altri tempi e lasciano spazio al ritmo, al suono e alla luce per accompagnare la fantasia di questo viaggio in danza europeo. Il cuore del progetto è rappresentato dalle suite di danza dell’Europe Galante e dell’Opera Ballet (1697). In scena quattro nazioni in danza: la Francia, con il Rigodone e il Passepied, la Spagna con due danze spagnole, l’Italia con la Giga e la Furlana e la Turchia con la Passacaglia. Le coreografie utilizzano il vocabolario della danza barocca francese con passi e movimenti specifici per ogni brano. Quattro pilastri barocchi assieme a coreografie e musiche di altri periodi (dal Rinascimento al XX secolo). Un’occasione per scoprire, tra gli altri, un brano contemporaneo di Cristal-Baschet (l’Allegro da Dancing Drops Michel Deneuve), una popolare Tarantella, danzata su una base di fisarmonica, la Suite spagnola, Canarios e infine una Jácara, danza popolare spagnola che, con le sue nacchere, ci proietta nella Spagna dell’età dell’oro. Sul palcoscenico, un duo costruito sulle caratteristiche proprie dei due artisti: Olivier Collin e Ana Yepes, amici, curiosi e intrepidi. L’affiatamento dei due danzatori si fonda sulla comune formazione e passione per la musica (entrambe sono ballerini contemporanei, specializzati in danze storiche e strumentisti) ma allo stesso tempo sulle loro diversità di origini, età, e personalità. Una complicità che si esprime sulla scena attraverso la danza in cui il corpo diventa la base di un linguaggio comune. Un dispositivo scenico ‘contemporaneo’ dà un trattamento attualizzato alle coreografie che usano i codici delle danze storiche. Luci e suoni sono gestiti direttamente dai danzatori sulla scena. Si creano così transizioni visive che mettono i due danzatori al centro del viaggio. Sono loro stessi che gestiscono il tempo e lo spazio, la luce e il suono. Il duo diventa così la ‘fonte’ dello spettacolo.