I titolari di Legge 104 possono usufruire di molte agevolazioni fiscali e non solo. Tra queste non sono però previste delle agevolazioni sulla bolletta elettrica. Nonostante questo sono attualmente in vigore alcuni bonus interessanti che utilizzano i soggetti invalidi e di cui adesso andremo a fare una breve ma esaustiva panoramica. Più nello specifico stiamo parlando del bonus elettrico riservato alle persone che vertono in gravi condizioni di salute e dunque con disagio fisico. Tale agevolazioni, lo diciamo subito, non ha limitazioni reddituali, ma prevede comunque il rispetto di alcuni requisiti.
- Apparecchiature di supporto alla funzione cardio-respiratoria;
- Apparecchiature per pressione positiva continua;
- Ventilatori polmonari;
- Polmoni d’acciaio;
- Tende per ossigeno terapia;
- Concentratori di ossigeno;
- Aspiratori;
- Monitor multiparametrici;
- Pulsossimetri;
- Apparecchiature di supporto alla funzione renale.
- Apparecchiature per dialisi peritoneale;
- Per emodialisi;
- Apparecchiature di supporto alla funzione alimentare e attività di somministrazione.
- Nutripompe;
- Pompe d’infusione;
- Pompe a siringa;
- Mezzi di trasporto e ausili per il sollevamento per disabili.
- Carrozzine elettriche;
- Sollevatori mobili / A sedile elettrici / A barella elettrici / Fissi a soffitto elettrici;
- Sollevatori per vasca da bagno.
- Dispositivi per la prevenzione e la terapia delle piaghe da decubito.
- Materassi antidecubito.
Per richiedere e ottenere il bonus elettrico è necessario presentare opportuna domanda. Quest’ultima va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (se diverso dal malato) o altro ente designato dal Comune; ovviamente andrà utilizzata apposita modulistica, di cui in seguito lasciamo il collegamento. E bisognerà presentare la seguente documentazione.
- Certificato Asl attestante:
- Situazione di grave condizione di salute;
- Necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali sopra riportate;
- Tipologia di apparecchiatura utilizzata e ore di utilizzo al giorno;
- Indirizzo dove l’apparecchiatura è installata.
- Documento di identità;
- Codice fiscale;
- Modulo B Disagio Fisico compilato.
Inoltre bisognerà conoscere anche il codice POD, che identifichi il punto di consegna dell’energia e che si può trovare sull’ultima bolletta; nonché la potenza impegnata o disponibile della fornitura.
Come precisa l’ARERA, “non è possibile utilizzare altre forme di certificazione delle situazioni invalidanti, quali ad esempio i certificati di invalidità civile”. Inoltre non è richiesta la presentazione dell’Isee.
L’importo del bonus elettrico per disagio fisico varia in base a parametri legati al consumo e alla potenza dell’apparecchiatura e si suddivide in 3 fasce, che esemplifichiamo nella tabella seguente.
Anno 2018 | Fascia Minima | Media | Massima |
---|---|---|---|
Extra consumo rispetto a utente tipo (2700/kWh/anno) | Fino a 600 kWh/anno | Tra 600 e 1200 kWh/anno | Oltre 1200 kWh/anno |
Fino a 3 kW | 193 € | 318 € | 460 € |
Oltre 3 kW (da 4,5 kW in su) | 452 € | 572 € | 692 € |
Il bonus elettrico funziona come sconto diretto dalla bolletta elettrica. L’importo del bonus viene dunque convertito sotto forma di sconto per ogni bolletta. Sul portale SGAte (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche) dell’Anci è possibile effettuare una simulazione per avere un’idea di quale bonus spetti più precisamente.
Il bonus elettrico per disagio fisico non ha bisogno di essere rinnovato. L’agevolazione cessa quando s’interrompe l’utilizzo delle apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita. Tale interruzione andrà al più presto comunicata al fornitore di energia elettrica.