‘Il paese di cuccagna’, tratto dal testo di Matilde Serao, in scena in anteprima nazionale il 28 febbraio al San Ferdinando di Napoli

 

Il Teatro San Ferdinando è sempre stato un teatro storico di Napoli. Costruito nel 1791, nella zona di Ponte Nuovo, su disegno dell’architetto Camillo Leonti e decorato dal toscano Domenico Chelli, venne inaugurato con l’opera di Domenico Cimarosa ‘Il falegname’. Parlare del San Ferdinando è parlare di Eduardo De Filippo e di Eduardo Scarpetta. Il 28 febbraio al San Ferdinando andrà in scena ‘Il paese di cuccagna’ liberamente tratto da un testo di un’altra mente eccelsa di Napoli, Matilde Serao.

‘Il paese di cuccagna’ è un luogo ideale, nel quale il benessere, l’abbondanza e il piacere sono alla portata di tutti.

Nel 1890 Matilde Serao pubblica un romanzo intitolato ‘Il paese di Cuccagna’ nel quale descrive con grande precisione la vita dei napoletani che cerca di cogliere nelle loro passioni e abitudini soprattutto mettendo in risalto l’atmosfera caotica e allegra della città, simile al paese di cuccagna esaltato dalla tradizione.

In esso si parla anche del miraggio di un facile arricchimento che permettesse di approdare al ‘Paese di Cuccagna’ superando d’un tratto le pene e le angosce di una vita di stenti era alla base della notorietà del gioco del lotto. Significativa la figura del cosiddetto ‘assistito’, che non poteva giocare personalmente i numeri che emergevano dai suoi sogni ma poteva comunicarli ad estranei; tale ruolo è rivestito nel romanzo dall’inquietante don Pasqualino, attorniato da tutti coloro che credevano in lui e nelle sue visioni.

Il romanzo della Serao è una denuncia del gioco del lotto e dei suoi effetti devastanti su tutte le componenti della società napoletana. Tema già trattato dalla Serao nel romanzo ‘Il ventre di Napoli’.

Il paese di cuccagna è l’Eden, la terra del benessere che tutti vorrebbero in un sol colpo raggiungere. Paolo Coletta lavora sull’adattamento del testo finalizzato alla scena, sviluppando un testo che avrà il suo compimento in una forma di teatro con forti componenti musicali. La messinscena, a partire dalla scrittura, rinuncerà a inseguire la linearità del racconto, cercando di isolare le storie individuali dei personaggi principali.  . Vedremo vivere i protagonisti del romanzo, osservando le relazioni e i comportamenti che condurranno ciascuno di loro alla rovina materiale e morale come conseguenza del gioco, esemplificata nei vari casi umani presenti nella narrazione e nell’adattamento teatrale.

Paolo Coletta è un compositore, regista e commediografo italiano, autore di opere liriche e numerose musiche di scena.

Il paese di cuccagna

liberamente ispirato al romanzo omonimo di Matilde Serao

testo, musiche e regia

Paolo Coletta

con

Michelangelo Dalisi, Gennaro Di Colandrea

Carlo Di Maio, Ivana Maione, Alfonso Postiglione

Antonella Romano, Federica Sandrini, Eduardo Scarpetta

Antonella Stefanucci, Anna Rita Vitolo

musiche eseguite dal vivo da

Ondanueve String Quartet:

Luca Bagagli, Andrea Esposito, Marco Pescosolido, Luigi Tufano

scene Luigi Ferrigno

costumi Zaira de Vincentiis

disegno luci Peppe Cino

movimenti coreografici Chiara Barassi

una produzione

Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale

Rosaria Palladino

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