Si fa tanto parlare di spirito di sacrificio, di tagli ai costi della politica, ma da recenti comportamenti di alcuni onorevoli italiani, sembra tanto che i buoni propositi, non abbiano nulla a che fare con l’ agire effettivo
La dimostrazione arriva da un simpatico episodio accaduto a Catania. La nazionale di calcio dei nostri parlamentari, invitata per un torneo di beneficenza a Catania ha accettato, ma tenendo a precisare di dover essere “totalmente spesata”. Di fronte alle insistenze degli organizzatori gli onorevoli hanno accettato di pagarsi solo il biglietto aereo (per il quale sono comunque già rimborsati). Tutto il resto doveva essere, ed è stato, rigorosamente gratis. A coprire i costi ci hanno pensato alcuni sponsor. I15 parlamentari non hanno pagato il conto neppure al ristorante, ritenendo normale che ci fosse qualcuno che saldasse per loro. Fino a quando un loro collega catanese, Giuseppe Berretta (Pd), per evitare la magra figura ha pagato per tutti.
Ma non c’è mai limite al peggio. Al termine del triangolare che ha visto i parlamentari gareggiare con la squadra dei politici locali e quella dei magistrati, non hanno voluto finanziare l’ acquisto di tre carrozzine per i bambini disabili assistiti dalle «Sorelle della carità». Costo: 700 euro l’una. I loro colleghi locali hanno messo mano al portafoglio, altrettanto hanno fatto i magistrati mentre i parlamentari, ancora una volta, non hanno cacciato un solo euro. A scanso di fraintendimenti la richiesta è stata esplicitamente fatta direttamente ad alcuni parlamentari e a Remo De Bellis, che della Camera è commesso. Risultato: non è stato raccolto un solo euro. Tranne il solito Berretta che ancora una volta ha cercato di rimediare tirando fuori 100 euro.
Finita la trasferta qualcuno si è pure trattenuto a Catania un giorno in più per evitare la neve di Roma e godersi i 16 gradi e lo spettacolo che dall’Hotel Nettuno offre il golfo di Ognina. Quindi tutti alla Camera in attesa della prossima tournee interamente spesata. La giustificazione dei nostri onorevoli-campioni suona più o meno così: «Non è possibile sostenere ogni trasferta a nostre spese». Sconosciute invece le ragioni per cui non hanno contributo alla colletta per i bambini malati.
A guidare la compagine parlamentare era l’onorevole Maurizio Paniz (Pdl) che con oltre 1 milione e 800 mila euro l’anno è più pagato persino del suo collega Ghedini. E ancora deputati ed ex di tutti gli schieramenti. Dal finiano Luigi Muro al leghista Franco Gidoni all’ex Michele Cappella (Pd). Ma la palma d’oro per la coerenza spetta a Gioacchino Alfano del Pdl. Della sua passione calcistica non ha mai fatto mistero. Tanto che sul suo sito campeggia una foto in brache e maglietta azzurra della nazionale parlamentari.
Fonte: Corriere.it