I genitori e il fratello di Maria Concetta Cacciola sono finiti in manette oggi per maltrattamenti e violenze nei confronti della testimone di giustizia suicidatasi il 20 agosto scorso, ingerendo acido muriatico nel bagno di casa a Rosarno. I carabinieri e i poliziotti del commissariato di Gioia Tauro hanno stretto le manette ai polsi di Michele e Giuseppe Cacciola, padre e fratello della donna, e la madre Anna Rosalba Lazzaro. Sarebbero stati loro, secondo gli inquirenti, a farla ritrattare usando su di lei una forte pressione psicologica e la minaccia di non farle vedere i figli. La testimone di giustizia, figlia del cognato del boss Gregorio Bellocco e moglie di Salvatore Figliuzzi che sta scontando una condanna in carcere, aveva iniziato a raccontare agli inquirenti quello che sapeva sulla cosca. Le sue dichiarazioni avevano fatto trovare due bunker utilizzati dai latitanti della cosca. Dopo le prime dichiarazioni, però, ha iniziato a subire forti pressioni psicologiche della famiglia, soffrendo per non poter vedere i figli, e il 10 agosto scorso era tornata nel suo paese. Dopo una decina di giorni si è suicidata. Aveva lasciato un file audio in cui sosteneva di aver inventato tutto ed essere disposta a dire ogni cosa perché voleva andarsene da casa.
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