Donne del Vino: un terzo delle cantine italiane è rosa

Escalation nel settore enoico del gentil sesso, protagonista del mercato. Iniziative per l’8 marzo: la più originale è in Campania ed è targata Irpinia
Per 8mila anni il vino è stato prevalentemente un settore di competenza maschile. Ora, non più. “Le donne oggi guidano un terzo delle cantine italiane e il 24% delle imprese commerciali al dettaglio del vino (dati Cribis- Crif). Sono loro a comprare la maggior parte delle bottiglie nel Mondo. Il 40% dei corsisti wine expert Wset sono donne e in Asia stanno assumendo un ruolo protagonista del mercato” A parlare è Donatella Cinelli Colombini presidente nazionale dell’associazione nazionale Le Donne del Vino.
È donna, dunque, il vino e anche per questo l’aspetto estetico diventa fondamentale perché per le donne l’immagine conta molto”.
Nel terzo millennio “Grazie al nuovo ruolo delle donne nella produzione, nel commercio e soprattutto nei consumi, l’immagine del vino nel terzo millennio appare decisamente femminilizzata” – aggiunge Donatella Cinelli Colombini che annuncia il ritorno degli eventi delle Donne del Vino con “Donne, Vino e Design”, che in Campania si concretizza come sempre in appuntamenti di qualità e notevole originalità.
Sono tanti gli eventi nazionali dell’Associazione, dedicati quest’anno all’apporto di creatività, rinnovamento e qualificazione che le donne imprenditrici di settore sono riuscite man mano a realizzare, con pazienza e determinazione, grazie a competenze sempre più alte e specializzazioni mirate, puntando con impegno sulla produttività e sul marketing d’impresa.
Riflettori su cantine d’autore, etichette, accessori da vino, packaging e linguaggio alternativi: se ne parlerà negli appuntamenti curati dalle varie delegazioni dell’associazione e programmati in tutta Italia da sabato 2 al 9 marzo, per promuovere la diffusione della cultura del vino, nell’ambito di “Donne vino e design”.
Due gli eventi in Campania che vedono l’impegno della Delegazione regionale, ora guidata da Valentina Carputogiovane e determinata imprenditrice dopo il cambio della guardia con la dinamica Lorella Di Porzio.
Riuscito il primo appuntamento in calendario che di è svolto al Pan, Palazzo delle Arti Napoli, centro di Cultura nel suggestivo contesto del settecentesco Palazzo Roccella in via dei Mille. Il convegno tecnico, moderato dall’arch. Fosca Tortorelli, vice delegata delle Donne del Vino della Campania, ha visto la presenza delle arch. Sabina Martusciello, presidente del Corso di Laurea Design e Comunicazione Unicampania, e Doe Morelli, Delegata Orientamento Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Unicampania; di Germana Gilostri, Designer; Lorella Di Porzio, già responsabile della Delegazione campana delle Donne del Vino e titolare del noto Ristorante Umberto (Napoli); Nando Salemme, creativo; Ciro Giordano, Cantine Olivella, presidente Consorzio Vini Vesuvio; Monica Piscitelli, giornalista enogastronomica dell’Associazione Casa dei Cristallini.
“L’Associazione ha scelto di promuovere l’incontro attraverso un interessante momento culturale di confronto con designer del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ e professionisti di vari settori legati al mondo produttivo e ristorativo. Giovani laureati e studenti del CdS in Design e Comunicazione dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ presenteranno progetti/oggetti legati al mondo dell’enogastronomia” – ha dichiarato Valentina Carputo.
Di rilievo, oltre che di spiccata originalità, il secondo appuntamento, “Un treno per l’Irpinia”, in programma venerdi 8 marzo, a Lapio (AV), in Irpinia, patria del Fiano DOCG. La delegazione campana delle Donne del Vinoproporrà un interessante percorso degustativo attraverso le diverse espressioni varietali di questo particolare vino prodotte dalle socie sul territorio. In programma, nell’occasione, anche un viaggio a Lapio, che avverrà con il treno della tratta storica Avellino – Rocchetta Sant’Antonio, un mezzo di trasporto speciale ed emblematico per la viticoltura Irpina che rappresenta anche un patrimonio infrastrutturale di rilievo storico e paesaggistico delle aree interne dell’Irpinia, protagonista dell’interessante progetto di Fondazione Fs Italiane, RFI e Regione Campania, dal 2016.
Costruita a partire dal 1889, la ferrovia fu inaugurata, dopo sei anni di lavori, nel 1895, anche grazie all’impegno di Francesco De Sanctis, allora ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia. 31 stazioni lungo un tracciato di 120 km, ricadente nelle regioni di Campania, Basilicata e Puglia, attraverso le valli del Sabato, del Calore e dell’Ofanto, con dislivelli dai 217 metri s.l.m. di Rocchetta ai 672 metri s.l.m. di Nusco. Di pregevole fattura e perizia architettonica e ingegneristica, i viadotti e ponti metallici, per un totale di 58 manufatti, e le 19 gallerie.
Quello a bordo del quale saliranno i partecipanti all’evento dell’8 marzo prossimo, è un treno di gran fascino, con carrozze degli anni ’30 ed un ex bagagliaio/postale riadattato per il trasporto bici e per la degustazione di prodotti tipici. Da un lato un tuffo nel passato, dall’altro l’occasione di vivere un’esperienza insolita grazie a questo straordinario mezzo di comunicazione e diffusione di tradizioni, cultura e territori, mirato alla promozione del turismo enogastronomico dei luoghi che attraversa in un percorso sicuramente significativo.
Nel corso della manifestazione, verrà anche presentato il profilo Instagram della Delegazione campana delle Donne del Vino, con relativo lancio, e sarà proòposto l’hashtag tematico dell’evento: #festadonnedelvino2019 #donnevinodesign #donnedelvino #womenofwine.
Molto diverse fra loro, anche se con regia e comunicazione centralizzata, le varie iniziative che sono riunite dal tema nazionale 2019 «Donne Vino e Design”. L’elenco è consultabile nel sito www.festadonnedelvino.it .
Anche questa iniziativa rientra in quelle delle Donne del Vino, associazione senza scopi di lucro nata nel 1988, che persegue gli obiettivi di promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva enoica. 815 attualmente le donne del vino (dati aggiornati a gennaio 2019) tra produttrici (circa la metà), ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste.
Ogni anno, il sabato prima della Festa delle Donne, le socie aprono le porte delle loro attività per mostrare ai winelovers il mondo del vino al femminile.
Teresa Lucianelli

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