Il proscioglimento di Silvio Berlusconi per intervenuta prescrizione del reato è stato chiesto dalla difesa dell’ex premier al processo Mills. Secondo i difensori dell’ex premier, infatti, nel corso delle ultime settimane, in occasione dell’interrogatorio in videoconferenza da Londra con David Mills, vi è stata una sospensione dei ‘lavori’ provocata da un impedimento dei legali dell’avvocato inglese e non, quindi, dalla difesa dell’imputato. Questione questa che accorcerebbe i tempi per un calcolo relativo alla prescrizione. Di diverso avviso l’accusa che boccia i calcoli della difesa, secondo i quali la prescrizione è intervenuta al più tardi il 3 febbraio scorso. “Per l’accusa il reato non è prescritto e non si prescrive nemmeno tra una settimana”, ha detto il pm Fabio De Pasquale. I giudici si sono riuniti per decidere come procedere ed hanno ordinato di andare avanti con il processo fissando le prossime udienze per l’11 e il 15 febbraio. Va considerato che comunque non possono emettere una sentenza nemmeno di non luogo a procedere per prescrizione in quanto sul collegio pende una dichiarazione di ricusazione, in merito alla quale dovrà decidere la corte d’appello di Milano a partire dal prossimo 18 febbraio, quando è fissata l’udienza camerale.
Tags nemmeno tra una settimana processo Mills reato prescritto silvio berlusconi
Riprova
Delmastro e Meloni sulla nuova auto della Polizia penitenziaria ‘che non lascia respirare chi si trova dietro quel vetro oscurato…’
«Onori al sottosegretario alla Giustizia, onorevole Andrea Delmastro Delle Vedove!», risuona l’ordine al picchetto d’onore …