Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Barbara Lalle la seguente recensione:
Fino al 14 Aprile in programmazione al Teatro Vascello di Roma “KIRIKU’ un eroe piccolo piccolo”, pièce ispirata al lungometraggio d’animazione “Kirikù e la strega Karabà” del 1998, scritto e diretto da Michel Ocelot.
Basato su un racconto folkloristico dell’Africa occidentale, il film racconta di un bambino che combatte e libera il suo villaggio da una strega
L’Adattamento teatrale e regia di Danilo Zuliani restituiscono a pubblico un Kirikù capace di catturare subito l’attenzione dei bambini con il suo tono positivo e pacato. Ci troviamo dal primo momento coinvolti nell’intrigata storia di una perfida strega, Karabà.
Karabà è temuta da tutti gli abitanti di un lontano villaggio perché trasforma gli uomini in oggetti e li sottomette. È qui che esce fuori tutto il coraggio del piccolo Kirikù che attraverso la sua grande volontà e il suo puro amore, libera dal maleficio la strega Karabà e il villaggio. Tolto il velo della malvagità ognuno si mostrerà come è senza etichette, pregiudizi. La strega Karabà bacia il piccolo Kirikù in segno di riconoscenza e, tra i mormorii dei piccoli spettatori imbarazzati dal bacio, si trasforma in uomo. La nuova Karabà si innamora del nuovo e uomo Kirikù. Percussioni, canti e danze accompagnano il racconto, creando un’atmosfera di sottofondo calda e rilassata. Tutto suonato dal vivo, con il percussionista Gbai Ange Patrick in scena, come fosse anche lui del villaggio.
La scenografia ed i costumi di Anthony Rosa sono essenziali, praticamente nulla solamente un unico fondale proiettato, delle fascine e dei variopinti tessuti stesi in terra. Gli attori scalzi, con costumi molto semplici di lenzuola ritagliate. Tutto risulta moderno, piacevole e non misero.
Il cast è composto da attori di italiani ed africani, sottolineando così il contenuto valoriale di questo lavoro: Alessandra Maccotta, Aron Tewelde, Valeria Wandja, Jesus Issa Seck, Yonas Aregay Kidane, Francesca Piersante. Kirikù, tutto vestito d’oro, è l’attore più convincente, ma anche il resto del cast lavora bene, realizzando uno spettacolo per famiglie pieno di spunti educativi ed attuali.
La strega Karabà si palesa solamente alla fine; per tutta la rappresentazione appare in silhouette, in ombra come il suo lato oscuro.
Dal Continente Nero ad un Italia che sta donando orribili perle di razzismo quotidiano, una storia che parla di amicizia tra i popoli e della forza di cambiamento che incarna la gioventù.
Barbara Lalle