Il Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona si annunciava caldo e tutte le attese della vigilia sono state confermate. Si è assistito ad un susseguirsi di battute, interventi e commenti che vanno ad inserirsi in quadro socio-politico ma anche economico caratterizzato da una continua evoluzione. Il congresso si è aperto con l’attacco di Massimo Gandolfini, leader del Family day: “L’aborto è un omicidio”. Poi il scena nel primo pomeriggio con la partecipazione ai lavori della senatrice M5s Tiziana Drago, che ha praticamente sconfessato le parole del suo leader. Di Maio, nei giorni scorsi, aveva dichiarato che nessun parlamentare M5s avrebbe partecipato al Congresso, in dissenso con la visione di donna propugnata dall’evento. Ed oggi ci pensa il patriarca Ygnatius Joseph III di Antiochia a gettare ancora più benzina sul fuco. “La rivoluzione sessuale degli Anni ’70 ha voluto far credere ai giovani che erano liberi, che potevano avere solo il piacere”. “La rivoluzione sessuale fu fonte di degrado, portando a tanti suicidi che in quegli anni furono oltre 70mila negli Stati Uniti”, aggiunge il religioso siriano.
Ed arrivano al congresso il vicepremier Salvini, i ministri Fontana e Bussetti e la leader di Fdi Giorgia Meloni. Inoltre nel corso della giornata sono previste a Verona diverse manifestazioni di protesta contro il congresso giudicato omofobico e antifemminista, tra cui un corteo che si annuncia molto partecipato.
Il clima che li aspetta è molto caldo tanto che il segretario della Lega cerca di buttare acqua sul fuoco delle polemiche.Quella sul Congresso è una “polemica costruita sul nulla dalla sinistra. Andrò a ribadire la libertà di scelta di tutti e per tutti: le conquiste sociali non si toccano, non si discute della revisione dell’aborto, del divorzio, della libertà di scelta per donne e uomini. Si ragiona su come aiutare le famiglie italiane: mamme e papà, coi bimbi e coi nonni, e uscire da una situazione di povertà che a volte, dopo la nascita di un figlio, ti entra in casa”.