L’Italia cambia rotta sui migranti e si muove per una stretta che ha lo scopo di ridurre ulteriormente e regolarizzare gli sbarchi dei migranti. Matteo Salvini ha ribadito che la Libia deve essere considerato un porto sicuro e deve intervenire per soccorrere i migranti. E all’orizzonte si prospetta una collaborazione con il governo maltese.
Andando contro buona parte dell’opinione pubblica, il Ministro dell’Interno ha ribadito e sottolineato che la Libia è a tutti gli effetti un porto sicuro, garantito dalla presenza di Organizzazioni che si occupano dei migranti e del fenomeno delle migrazioni.
“La Libia può e deve soccorrere gli immigrati in mare, e quindi è da considerare un Paese affidabile. Dove gli immigrati che vengono riportati a terra dalla Guardia Costiera vengono tutelati dalla presenza del personale Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni”, ha puntualizzato Matteo Salvini come riportato da la Repubblica. Il Ministero degli Interni italiano ha inoltre ricordato all’Unione europea che la Libia, avendo aderito alla Convenzione di Amburgo del 1979, è da considerarsi a tutti gli effetti un porto sicuro che deve rientrare nel piano SAR, ossia nel piano per la divisione delle zone di competenza per la ricerca e l’assistenza dei migranti.
Nell’aggiornare la Direttiva sulla sorveglianza delle frontiere marittime, Matteo Salvini ha ribadito la legittimità dei soccorsi da parte della Guardia Costiera libica, tenuta a intervenire nelle proprie acque territoriali o nella propria zona SAR.
Dopo mesi di contrasti, l’Italia cambia rotta sui suoi rapporti con Malta. L’idea dei due governi sarebbe quella di creare un fronte comune per bloccare in mare le imbarcazioni che fanno rotta verso l’Europa con il loro carico di migranti.