Lacerato dalle divisioni interne fra sostenitori di una Brexit hard e di una più soft dopo l’ultima bocciatura ai Comuni dell’accordo di divorzio dall’Ue presentato dalla premier Theresa May, il Partito Conservatore britannico si prepara ad affrontare stasera il nuovo round in Parlamento sui potenziali piani B con il diritto alla libertà di voto. Lo hanno annunciato fonti di Downing Street, precisando tuttavia che la premier intende chiedere invece a ministri e sottosegretari di astenersi su tutte le opzioni e di dire inoltre no all’eventuale richiesta di un ulteriore prolungamento dell’iter sui cosiddetti ‘voti indicativi’ della Camera.
Il Daily Telegraph online esprime peraltro dubbi sulla tenuta della disciplina interna all’esecutivo, ipotizzando che fino a 28 fra ministri, vice e sottosegretari dell’ala più moderata del gabinetto possano votare a favore dell’opzione di una Brexit morbida con permanenza del Regno nell’unione doganale: anche a costo di nuove dimissioni.