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L’esercito sudanese ha deciso in una riunione d’emergenza di cacciare il presidente Omar Bashir e i ministri del governo dopo mesi di proteste antigovernative nella nazione africana.
Si è tenuta una riunione di emergenza dello Stato Maggiore delle Forze Armate Sudanesi a Khartoum senza Bashir. Il canale televisivo libanese Al Mayadeen ha riferito, che il personale militare intende annunciare la creazione di un consiglio militare che governerà il paese durante un periodo di transizione che potrebbe durare fino a un anno.
Il presidente sudanese Omar al Bashir è pronto a rassegnare le dimissioni: lo riferiscono fonti militari citate da Al Arabiya, secondo le quali alcuni funzionari del governo sono stati arrestati. L’emittente satellitare riporta inoltre la notizia che l’aeroporto di Khartoum è stato chiuso, dopo che membri dell’esercito hanno circondato il palazzo presidenziale, dando il via a un colpo di Stato in Sudan.
Secondo le stesse fonti di Al Arabiya, sarebbe già fallito il tentativo delle autorità sudanesi di una controffensiva per ripristinare l’ordine costituito. L’esercito sudanese ha fatto sapere che intende formare un Consiglio militare guidato dal primo vice presidente Awad Ibn Auf, che assicurerà il potere durante il periodo di transizione. Veicoli militari sudanesi sono stati dispiegati sulle principali arterie di comunicazione e sui ponti della capitale, mentre la gente sta già celebrando in strada la caduta del presidente, con cori e canti di gioia.
