Unicredit rischia multa da antitrust Ue fino a 10% fatturato

Unicredit potrebbe essere costretta a pagare una sanzione nell’ambito di un’investigazione della Commissione europea per presunte violazioni della normativa antitrust in relazione a titoli di stato Europei. “L’investigazione si riferisce ad alcuni periodi compresi tra il 2007 e il 2012, e comprende presunte attività da parte di una delle controllate di Unicredit, per una frazione di questo periodo”, si legge in una comunicato diffuso da piazza Gae Aulenti nella tarda serata di ieri. La contestazione di Bruxelles è arrivata lo scorso 31 gennaio 2019. Unicredit potrebbe dover pagare una sanzione per un ammontare massimo del 10% del fatturato annuo mondiale della società. Nel 2018 i ricavi totali del gruppo si sono attestati a 19,72 miliardi.

Il comunicato è stato inviato su richiesta della Consob, rende noto la banca, che ha recentemente provveduto a depositare una richiesta di Supplemento al proprio Documento di Registrazione e al Prospetto di Base relativo al Programma di emissione di certificati di investimento includendo l’informativa relativa ai rischi connessi al procedimento in corso della Commissione europea.Unicredit ha avuto accesso a tutti gli elementi del fascicolo della Commissione europea a partire dal 15 febbraio scorso. “In seguito all’analisi del fascicolo, la banca non considera più remoto, ma possibile, sebbene non probabile, un esborso di cassa volto al pagamento di una potenziale sanzione in conseguenza dell’esito del procedimento”, continua il comunicato, che precisa ancora che “sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, non risulta possibile quantificare in maniera attendibile l’importo di una eventuale sanzione” alla data del Supplemento, di cui la nota cita stralci. La scadenza per la presentazione da parte di Unicredit di una risposta alle obiezioni sollevate è fissata al 29 aprile, salvo possibili proroghe la cui concessione rimane a discrezione della Commissione. In seguito alla risposta allo ‘Statement of Objections’, la Commissione europea potrà concedere alle parti un’apposita audizione. Allo stato attuale non è possibile stabilire se e quando avrà luogo un’audizione. Non esistono termini legali che impongono alla Commissione di concludere le indagini antitrust entro scadenze prestabilite”, conclude Unicredit.

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